Skiltfolk – Testo originale e Traduzione

Skiltfolk – Popolo dello scudo

Testo originale
Testo ©2006 XIV Dark Centuries
Traduzione
Traduzione ©2024 Walter Biava

Es zogen einst die Kämpen aus
zu folgen treu des Herfrid´s Ruf.

An kühlem Bach der Rate sprach:
“Zieht aus zu wehren nun das Reich!”
Zum Waffengang bereit,
der Mannen Schlachtgesang durchbebt den Hain:

“Eiris sazun idisi
Sazun hera duoder
Suma hapt heptidun
Suma heri lezidun
Suma clubodun
Umbi cuoniouuidi:
Insprinc haptbandun
Invar vigandun”

Dem Heeresruf nun folgten
die Stämme aus dem ganzen Land.
Den Sümpfen ward geschenkt so mancher Leib,
ehe das Schlachten nun begann.

Die Klingen fuhren durch das todgeweihte Fleisch.
“Oh Wodan nimm dies dir zu Ehren, sei uns Schild und Wall!”
Der Götzen Augen glotzten starr auf ewige Welt in trübem Nass,
Mit Blut getränkt, Altäre standen stolz zu Kriegesgottes Ehr!

Wodan! Die Sippen stehn zur Wehr.
Bluostrari, Blut durch Blutbegehr
Donar, Schenk Kraft dem Heer!
Und wieder tönt der Mannen Schlachtgesang:

“Eiris sazun idisi
Sazun hera duoder
Suma hapt heptidun
Suma heri lezidun
Suma clubodun
Umbi cuoniouuidi:
Insprinc haptbandun
Invar vigandun”

“Suma clubodun
Umbi cuoniouuidi:
Insprinc haptbandun
Invar vigandun”

Un tempo gli eroi partirono
per seguire fedelmente il richiamo di Herfrid[1]

Il consiglio parlò presso il freddo ruscello:
“Ora partite per difendere l’impero!”
Pronti allo scontro armato,
Il canto di battaglia degli uomini pervade il boschetto:

“Un tempo le savie idisi
Si posavano qua e là
Alcune annodavano lacci
Alcune immobilizzavano schiere
Alcune davano strappi
Alle catene
Sorgi dai ceppi
Sfuggi ai nemici”[2]

Allora le tribù di tutta la terra
seguirono il richiamo degli eserciti.
Furono regalati alcuni corpi alle paludi
prima che cominciassero le battaglie.

Le lame si diressero verso la carne condannata a morte.
“Oh Odino, prenditi questo in (segno di) onore, sii il nostro scudo ed argine!”
Gli occhi dell’idolo guardavano fissi il mondo intero nelle torbide acque,
impregnati di sangue, gli altari giacevano fieri in onore degli dei della guerra!

Odino! Le Sippe oppongono resistenza.
Bluostrari,[3] sangue tramite la voglia di sangue
Thor,[4] regala la tua forza all’esercito!
Ed il canto di battaglia degli uomini risuona nuovamente:

“Un tempo le savie idisi
Si posavano qua e là
Alcune annodavano lacci
Alcune immobilizzavano schiere
Alcune davano strappi
Alle catene
Sorgi dai ceppi
Sfuggi ai nemici”

“Alcune davano strappi
Alle catene
Sorgi dai ceppi
Sfuggi ai nemici”

[1] Anche se scritto in modo differente è probabile che si riferisca a Ermanafrido, noto come l’ultimo re indipendente dei Turingi.
[2] Si tratta del testo del “1. Merseburger Zauberspruch” (“Primo Incantesimo di Merseburgo”), uno di due brevi testi magico-pagani in Alto Tedesco Antico di cui è difficile definire l’epoca di composizione.
[3] In tedesco antico Bluostrari sembra corrispondere ad un tipo di sacerdote pagano.
[4] In tedesco antico Donar è il nome del dio norreno Thor.

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