Herzyn Harug – Testo originale e Traduzione

Herzyn Harug[1]

Testo originale
Testo ©2006 XIV Dark Centuries
Traduzione
Traduzione ©2024 Walter Biava

Einst wuchs ein Fels aus Eis und Schnee
gesäumt von glänzend Lichterreigen
des Himmels Blau durchbrach ein Strahl
so kräftig, göttlich aus aller Leben Farben

Es schimmernd wie Gold im felsig Gestein
den Göttern zu Ehr dies Schöpfung soll sein
ein Bogen aus Sonne, aus Regen und Glut
verbindet die Erde mit Asenem Gut

Die Winde sie bringen die Rufe der Ahnen
im Kampfe zu helfen und Mut uns zu mahnen

Herab tönt das Klappern von Gulltoppr’s Hufen
wir zieh’n in die Schlacht, die Asen sie rufen
herab tönt das Grollen von Heimdallers Horn
und mahnt uns zur Treue, im Kampfe zum Zorn

Es schimmernd wie Gold im felsig Gestein
den Göttern zu Ehr dies Schöpfung soll sein
ein Bogen aus Sonne, aus Regen und Glut
verbindet die Erde mit Asenem Gut

Von Asgard herunter strahlt göttliches Licht
vergiss nie die Wahrheit und scheue sie nicht
am Ende der Tage dem Schicksal entgehn
nach Asgard wir schauen und neu auferstehn

Nach Asgard wir schauen und neu auferstehn

Un tempo una roccia crebbe dal ghiaccio e dalla neve
fiancheggiata da una danza di luci brillanti,
un raggio del cielo blu esplose
così forte, divino e composto da tutti i colori della vita

Splendente come oro nelle pietre rocciose,
che questa creazione sia in onore degli dei,
un arco fatto dal sole, dalla pioggia e dalla brace
unisce la terra con i beni degli Aesir[2]

I venti portano le grida degli antenati
per aiutare nelle battaglie e per esortarci al coraggio

Giù risuona lo scalpitio degli zoccoli di Gulltoppr[3]
andiamo verso il combattimento, gli Aesir chiamano
giù risuona il brontolio del corno di Heimdall[4]
e ci esorta alla fedeltà, all’ira nelle battaglie

Splendente come oro nelle pietre rocciose,
che questa creazione sia in onore degli dei,
un arco fatto dal sole, dalla pioggia e dalla brace
unisce la terra con i beni degli Aesir

Giù da Asgard[5] risplende una luce divina
non dimenticare mai la verità e non evitarla
alla fine dei giorni non sfuggiamo al destino,
guardiamo verso Asgard e risorgiamo nuovamente

Guardiamo verso Asgard e risorgiamo nuovamente

[1] Vagamente traducibile con “altare ercinico”: il termine Herzyn è un riferimento alla orogenesi ercinica; il termine Harug invece appartiene alla lingua proto-germanica e vuol dire altare, ma indica anche un insieme di pietre.
[2] Nella mitologia norrena gli Aesir sono gli dei del cielo.
[3] Nella mitologia norrena Gulltoppr è il cavallo di Heimdallr.
[4] Nella mitologia norrena Heimdallr è il dio della sorveglianza.
[5] Ásgarðr è il nome utilizzato per descrivere il regno degli dei.

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