Auf zur Schlacht – Testo originale e Traduzione

Auf zur Schlacht – Verso la battaglia

Testo originale
Testo ©2005 XIV Dark Centuries
Traduzione
Traduzione ©2024 Walter Biava

Starren Blickes stehn sie auf dem Wall
Der Wind die Kraft der Götter bringt
Meine Seele sehnt sich nach Walhall
Im Durst nach Blut nun fast ertrinkt

Die Kampfeslust will Rache nehmen für die Nacht
In der das Heiligtum geschändet
Nun ziehn wir in Die letzte Schlacht

Ziu führe uns Schild und Schwert
Mit Götterkraft dem Feinde droh
Beschützen wir des Stammes hohe Loh

Beschützen wir des Stammes hohe Loh

Zwei Raben kreisen,
Krächzen Worte aus des Alten Sinn
Es tost heraus der Sturm
Mit Urgewalt zum Feinde hin

Nun bricht der Keil in feindlich Reih
Die Schilde bersten, Schwerter klingen
Es tönt ein mörderisch Geschrei
Als wir die ersten Feinde niederringen

Als nun die Macht des Feind´s erstarkt
Der Schildwall brechend unterliegt
Schon Schwerter trafen mich ins Mark
Berserkerseele siegt

Schlachtenlärm und Tod
Des Feindes Blut auf meinem Stahl
Dumpfes Raunen, die Not
Bring ich auch mir die letzte Qual

Der Schmerz ergreift mich nun
der letzte Feind spürt meinen Zorn
Walküren singen ,in der Ferne höre ich
des Heimdalls Ruf
aus dem Gjallarhorn

Stanno sul bastione con sguardi fissi
il vento porta la forza degli dei
la mia anima desidera ardentemente il Valhalla[1]
ora quasi affogata nella sete di sangue

La voglia di battaglia vuole vendicarsi di notte,
nel santuario profanato,
ora ci muoviamo verso l’ultima battaglia

Tyr[2], guidaci tramite la spada e lo scudo,
per incombere con forza divina sui nemici
proteggiamo l’alto onore della tribù

Proteggiamo l’alto onore della tribù

Due corvi girano in tondo,
gracchiano parole di un vecchio significato[3]
la tempesta si scatena
come una forza della natura, verso il nemico

Ora il cuneo spezza le fila nemiche,
gli scudi si spezzano, le spade risuonano,
nel momento il cui vinciamo i primi nemici,
riecheggia un urlo omicida

Mentre la forza del nemico si fortifica
il muro di scudi soccombe in frantumi
ben presto le spade mi colpiscono nel midollo,
l’anima del Berserker[4] prevale

La morte e lo schiamazzo della battaglia,
il sangue del nemico sul mio acciaio,
un cupo mormorio, la sofferenza
anch’io mi porto l’ultima agonia

Ora il dolore mi afferra,
l’ultimo nemico percepisce la mia ira,
le valchirie cantano, in lontananza
sento il richiamo di Heimdall
dal Gjallar[5]

[1] Nella mitologia norrena il Valhalla è la dimora di coloro che sono morti gloriosamente in battaglia.
[2] Nella mitologia norrena Tyr è il dio della guerra.
[3] I due corvi in questione probabilmente sono Huginn e Muninn, che avevano il compito di volare sopra il mondo per poi riferire ad Odino gli eventi salienti.
[4] I Berserkr erano feroci guerrieri scandinavi devoti al dio Odino.
[5] Gjallarhorn è il corno associato a Heimdallr, dio della sorveglianza.

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