Hel – Testo originale e Traduzione

Hel[1]

Testo originale
Testo ©2017 Varg
Traduzione
Traduzione ©2018 Walter Biava

Kein Pfeil mehr sei ihr vergönnt
Wir schlitzen die Mäuler
Der Hel von Nord nach Süd

Versteckt euch gut
Bis wir euch finden
Wir zählen bis drei

Wir werden niemals ruhen
Wir finden und vernichten sie
Die dreckigen Mäuler der Hel
Sollen ersticken an dem was sie spielen

Der Weg ist gepflastert
Mit modrigem Holz
Das morsch ist und bricht
Bei falschem Schritt

Unterm dem Weg
Streckt die Hel ihre Arme aus
Ihr süßer Duft ist ihr Gestank

Kein Wort kann dich schützen
Nur Stahl ist dein Schild
Sie spuckt die Pfeile
Die stinkenden Mäuler der Hel

Dein Wille muss hart sein
Muss leiten Dich aus finsterem Tal

Sieh nicht hinab
Ihr Schlund bringt nichts
Als endlose Qual

Versteckt euch gut
Bis wir euch finden
Wir zählen bis drei

Eins zwei Drei

Wir werden niemals ruhen
Wir finden und vernichten sie
Die dreckigen Mäuler der Hel
Sollen ersticken an dem was sie spielen

Kein Pfeil mehr sei ihr vergönnt
Wir schlitzen die Mäuler
Der Hel von Nord nach Süd

Hart ist der Preis
Den Sie bezahlen
Ihre Zungen
Sollen uns ein gutes Mahl sein

Wir werden niemals ruhen
Wir finden und vernichten sie
Die dreckigen Mäuler der Hel
Sollen ersticken an dem was sie spielen

Versteckt euch gut
Bis wir euch finden
Wir zählen bis drei

Eins zwei Drei

Uns wird nicht treffen ihr Gift
Und niemals trügen ihr Glanz
Die hässlichen Fratzen der Hel
Erblicken ihr ende im Stahl

Sie werden nicht blenden das Herz
Und niemals nähren die Wut
Die stinkenden Mäuler der Hel
Ertränken wir in ihrem eigenen Blut

Che non le venga concessa più nessuna freccia
noi spacchiamo le bocche
di Hel da nord a sud

Nascondetevi bene
finché non vi troviamo
Noi contiamo fino a tre

Noi non riposeremo mai
noi le troviamo e le distruggiamo
le sudicie bocche di Hel
dovrebbero morire d’asfissia con ciò che suonano

La via è lastricata
di legno putrido
che è marcio e si rompe
ad (ogni) passo falso

Sotto la via
Hel protende le sue braccia
la sua dolce fragranza è il suo fetore

Nessuna parola può proteggerti
solo l’acciaio è il tuo scudo
lei sputa le frecce
le bocche puzzolenti di Hel

La tua volontà deve essere forte
devi dirigerti fuori dalla valle oscura

Non guardare in basso
le sue fauci non portano nient’altro
che un supplizio senza fine

Nascondetevi bene
finché non vi troviamo
Noi contiamo fino a tre

Uno, due, tre

Noi non riposeremo mai
noi le troviamo e le distruggiamo
le sudicie bocche di Hel
dovrebbero morire d’asfissia con ciò che suonano

che non le venga concessa più nessuna freccia
noi spacchiamo le bocche
di Hel da nord a sud

Caro è il prezzo
che loro pagano
Le sue lingue
dovrebbero essere un buon pasto per noi

Noi non riposeremo mai
noi le troviamo e le distruggiamo
le sudicie bocche di Hel
dovrebbero morire d’asfissia con ciò che suonano

Nascondetevi bene
finché non vi troviamo
Noi contiamo fino a tre

Uno, due, tre

Il suo veleno non ci colpirà
ed il suo sguardo non ci ingannerà mai
Le odiose smorfie di Hel
scorgono la loro fine nell’acciaio

Esse non abbaglieranno il cuore
e la furia non si ciberà mai
Le bocche puzzolenti di Hel
le affoghiamo nel loro stesso sangue

[1] Nella mitologia norrena Hel è la dea dei morti, figlia di Loki; il nome Hel viene anche usato per descrivere il suo omonimo regno.

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