Donareiche – Testo originale e Traduzione

Donareiche – Albero di Thor[1]

Testo originale
Testo ©2007 Varg
Traduzione
Traduzione ©2017 Walter Biava

In Runen gemeißelt stand es geschrieben,
ein Schwur das Weib und die Natur zu lieben
Dem ältesten Freund galt ein geweihter Baum
ein uraltes Denkmal – Donars Eichenbaum

Im Jahrhundert der Feinde zieht ein Schatten aufs Land
Verteufelt den Glauben, voll Feigheitsgestank
Auch heut nicht verhallt die Kehle der, die sangen,
die Lügen und Falschheit den Reinen aufzwangen

Sie erbauten die Tempel ihrer Christreligion
Und betrogen die Freiheit für Gott und seinen Sohn

Die Ahnen blickten durch den Schleier der Schmerzen
In ein schwelendes Feuer im Baum und im Herzen
Doch es war nicht genug Donars Eiche zu schlagen
Und mit Meißeln an Göttersteinen zu nagen

Wir gelobten einst unsre Götter zu ehren,
jeglichen Feind unsrer Natur abzuwehren
Und diese Treue lebt weiter im Herzen,
nichts ward vergessen weder Hohn noch die Schmerzen

Unsere Stimmen solln klingen gegen die Bibeldichtung
Für den Schritt in die Hallen, für der Falschheit Vernichtung
Eine Warnung vor Kreuz um ihre Reihen zu lichten
Für die Götter in Rache die Lügner zu richten

Donareiche

Giaceva scritto, scalpellato nelle rune
una promessa di amare la donna e la natura
Un albero sacro diretto all’amico più vecchio
un monumento antico – la quercia di Thor

Nei secoli un’ombra attira i nemici sulla terra
la fede indiavolata, piena di puzza di codardia
anche oggi non si dilegua la gola di coloro che cantavano
le bugie e le falsità si imponevano ai puri

Essi costruirono il tempio della loro religione cristiana
ed ingannarono la libertà per dio ed il suo figlio

Gli antenati guardavano attraverso il velo del dolore
in un fuoco nascosto nell’albero e nel cuore
ma non era sufficiente per colpire l’albero di Thor
e per inchiodarlo con lo scalpello sulle pietre degli dei

Noi lodavamo una volta per onorare i nostri dei,
per respingere qualsiasi nemico dalla nostra natura
e questa fedeltà vive ancora nel cuore,
nulla è dimenticato, né il disprezzo né il dolore

Le nostre voci dovranno risuonare contro il poema biblico
per il passo negli atri, per la distruzione della falsità
Un avvertimento alla croce per sfoltire i vostri ranghi
per gli dei in collera, per giudicare i bugiardi

Albero di Thor

[1] L’albero di Thor era un antico albero sacro.

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