Outro – Testo originale e Traduzione

Outro

Testo originale
Testo ©2001 Umbra et Imago
Traduzione
Traduzione ©2013 Daniele Benedetti

Louise stand am Herd den langen Tag
Und ihr Gesicht war schon ganz schwarz vom Rauch
Und wenn sie nachts auf ihrem Strohsack lag
Da war sie müd und ausgehungert auch
Sie war nur armer Leute Waisenkind
Und wollte lieber sein ein Baum im Sommerwind

Und als ein Herr sie stehen sah am Herd
So schwarz vom Rauch verwandelt das Gesicht
Da war sie ihm trotzdem die Dukaten wert
Für eine Nacht, aber Sie mochte nicht
Sie war nur armer Leute Waisenkind
Und wollte lieber sein ein Baum im Sommerwind

Da sagte ihr der Herr: Dass sie ihm bald
Sein Weib möcht sein und ganz in Seiden gehn
Auch habe er ein schönes Schloss im Wald
Dort würde sie nie wieder von ihm gehn
Sie war nur armer Leute Waisenkind
Und blühte wie ein Baum im Sommerwind

Und jetzt verstand sie auch
Warum nicht Brot allein
Sattmachen kann den Bauch
Es muss auch Liebe sein
Sie war nur armer Leute Waisenkind
Und wollte, dass er bliebe, dieser Sommerwind

Der Sommerwind ging hin mit Kriegsgeschrei
Und färbte in der Nacht den Himmel rot
Und in der Schlacht war auch ihr Mann dabei
Sie wusste nicht wohin mit ihrer Not
Sie war nur armer Leute Waisenkind
Und wollte wieder sein ein Baum im Sommerwind

Im Feld lag mancher Reiter schon verweht
Wie Blätter vom vergangnen Jahr
In ihrem Herzen drin war kein Gebet
Nur wie der Schnee so weiß war jetzt ihr Haar
Sie war nur armer Leute Waisenkind
Und hatte nur den einen Gott, den Sommerwind

Und als ihr Leib so welk war wie ein Baum
Im Herbst, da ging sie in den Fluss
Und machte mit dem alten Sommertraum
Und ihrer grauen Armut endlich Schluss
Sie war nur armer Leute Waisenkind
Und wollte nie mehr sein ein Baum im Sommerwind

Louise stava al focolare tutto il giorno
E il suo viso era già completamente nero per il fumo
E quando di notte giaceva sul suo pagliericcio
Era stanca e anche affamata
Era solo una povera orfana
E voleva essere piuttosto un albero nella brezza estiva

E quando un uomo la vide stare al focolare
Il viso trasformato così nero per il fumo
Tuttavia per lui valeva dei ducati
Per una notte, ma lei non volle
Era solo una povera orfana
E voleva essere piuttosto un albero nella brezza estiva

Le disse l’uomo: che presto avrebbe voluto
Che fosse sua moglie e avrebbe camminato nella seta
Aveva anche un bel castello nel bosco
Là non se ne sarebbe andata mai più da lui
Era solo una povera orfana
E fiorì come un albero nella brezza estiva

E adesso ha capito anche
Perché il pane da solo
Non può saziare la pancia
Deve esserci anche l’amore
Era solo una povera orfana
E voleva, che rimanesse, questa brezza estiva

La brezza estiva passò con grida di guerra
E di notte il cielo si colorò di rosso
E nella battaglia c’era anche suo marito
Non sapeva verso dove con la sua miseria
Era solo una povera orfana
E voleva essere di nuovo un albero nella brezza estiva

Sul campo giacevano parecchi cavalieri già dispersi
Come foglie dell’anno passato
Dentro il suo cuore non c’era alcuna preghiera
Solo così bianchi come la neve erano adesso i suoi capelli
Era solo una povera orfana
E aveva un solo Dio, la brezza estiva

E quando il suo corpo era così avvizzito come un albero
In autunno, andò al fiume
E finalmente la fece finità con il vecchio sogno d’estate
E con la sua triste povertà
Era solo una povera orfana
E non voleva essere mai più un albero nella brezza estiva

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