Exkremento – Testo originale e Traduzione

Exkremento – Escremento

Testo originale
Testo ©1999 Tanzwut
Traduzione
Traduzione ©2007 Daniele Benedetti

Geistlos steht in meinem Schatten
Ein Extremo, lauert geil
Exkremento abzufassen
Zu verschlingen einen Teil

Das Gesicht im stumpfen Spiegel
Alle Kraft dem Geld geweiht
Kein Gedanke bricht das Siegel
Nichts, was Räder Vorwärts treibt
Tollwutkranke Bestien hausen
Denen auf der harten Stirn
Die nicht eigne Träume haben
sich vom Geist der andern nähr’n

Seelen, die vom Neid zerfressen
Dasein wird zum falschen Schein
Unter harten kalten Rippen
Muß die tote Leere sein

Keiner lebt in meinem Schatten
Keiner nimmt mir mein Gesicht
Nur um damit Geld zu raffen
Die gespalt’ne Zunge spricht

Denn ich habe sieben Leben
Und mein Schrei trifft wie ein Stein
Ich kann denen nie vergeben
Die mein Lied dem Tode weih’n

Angstgespenster werd ich senden
Alles welkt im milden Licht
Schatten gaukeln an den Wänden
Verlischt das letzte Kerzenlicht

Tollwutkranke Bestien hausen
Denen auf der harten Stirn
Die nicht eigne Träume haben
Sich vom Geist der andern nähr’n

Geistlos steht in meinem Schatten
Ein Extremo, lauert geil
Exkremento abzufassen
Zu verschlingen einen Teil

Ich kann denen nie vergeben
Die mein Lied dem Tode weih’n
Denn ich habe sieben Leben
Und mein Schrei trifft wie ein Stein
Denn ich habe sieben Leben
Und mein Schrei trifft wie ein Stein

Insulso resta nella mia ombra
Un estremo, nascosto in agguato, ansioso
Di afferrare un escremento
Di inghiottirne una parte

Il viso nello specchio opaco
Tutta la forza consacrata al denaro
Nessun pensiero rompe il sigillo
Niente, che le ruote spingono in avanti
Bestie rabbiose imperversano
Sulle dure fronti di quelliarten Stirn
Che non hanno sogni propri
E si nutrono dallo spirito degli altri

Anime, che si rodono dall’invidia
L’esistenza si trasforma in una falsa apparenza
Sotto costole dure e fredde
Deve esserci il morto vuoto

Nessuno vive nella mia ombra
Nessuno prende il mio viso
Solo per arraffare denaro
Parla la lingua biforcuta

Perché io ho sette vite
E il mio grido colpisce come pietra
Non posso mai perdonare quelli
Che consacrano la mia canzone alla morte

Manderò fantasmi di paura
Tutto appassisce nella luce tenue
Ombre svolazzano sulle pareti
Si spegne l’ultima luce di candela

Bestie rabbiose imperversano
Sulle dure fronti di quelliarten Stirn
Che non hanno sogni propri
E si nutrono dallo spirito degli altri

Insulso resta nella mia ombra
Un estremo, nascosto in agguato, ansioso
Di afferrare un escremento
Di inghiottirne una parte

Non posso mai perdonare quelli
Che consacrano la mia canzone alla morte
Perché io ho sette vite
E il mio grido colpisce come pietra
Perché io ho sette vite
E il mio grido colpisce come pietra

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