Atlas – Testo originale e Traduzione

Atlas – Atlante[1]

Testo originale
Testo ©2024 Subway to Sally
Traduzione
Traduzione ©2025 Walter Biava

Zu lange schon, dass ich noch aufrecht steh’
Bin müd’ und alt, die Arme tun mir weh
Die Scherben und die Knochen wiegen schwer
Sind verlor’n im Sand und tief im Meer

Mein eitler Stolz hat mich hierher gebracht
Verloren hab ich einst die letzte Schlacht
Man gab mir dies und nahm dafür mein Schwert
Ist all das denn noch die Tränen wert?

Ach, ich trage eine Welt aus Schmerz
Ihr Gewicht bricht mir das Herz
Denn sie liegt auf meinen Schultern schwer
Hört mein Rufen irgendwer?

Ich wünschte mir, ihr könntet fühl’n wie ich
Meine Einsamkeit, die nie die Schuld beglich
Noch halte ich den Himmel für euch fest
Bis er mich einst zusammenbrechen lässt

Ach, ich trage eine Welt aus Schmerz
Ihr Gewicht bricht mir das Herz
Denn sie liegt auf meinen Schultern schwer
Hört mein Rufen irgendwer?

Hör mich rufen, teil mit mir die Last!
Hab doch nur den Himmel angefasst

Ach, ich trage eine Welt aus Schmerz
Ihr Gewicht bricht mir das Herz
Denn sie liegt auf meinen Schultern schwer
Hört mein Rufen irgendwer?

Ach, ich trage eine Welt aus Schmerz
Ihr Gewicht bricht mir das Herz
Denn sie liegt auf meinen Schultern schwer
Hört mein Rufen irgendwer?

È da troppo tempo che sto ancora in piedi,
sono stanco e vecchio, le braccia mi fanno male
I cocci e le ossa pesano tanto,
sono persi nella sabbia e nel mare profondo

La mia fierezza vanitosa mi ha portato qui
un tempo ho perso l’ultima battaglia[2]
Mi è stato dato questo ed in cambio mi è stata presa la spada
vale ancora la pena piangere per tutto questo?

Ah, io sorreggo un mondo di dolore
il suo peso mi spezza il cuore
poiché giace pesante sulle mie spalle
Qualcuno sente le mie grida?

Vorrei, che possiate sentirvi come me
la mia solitudine, che non saldò mai il debito
Per voi sostengo ancora fermamente il cielo
finché un giorno mi farà crollare

Ah, io sorreggo un mondo di dolore
il suo peso mi spezza il cuore
poiché giace pesante sulle mie spalle
Qualcuno sente le mie grida?

Ascoltami gridare, condividi con me il peso!
ho soltanto sfiorato il cielo[3]

Ah, io sorreggo un mondo di dolore
il suo peso mi spezza il cuore
poiché giace pesante sulle mie spalle
Qualcuno sente le mie grida?

Ah, io sorreggo un mondo di dolore
il suo peso mi spezza il cuore
poiché giace pesante sulle mie spalle
Qualcuno sente le mie grida?

[1] Nella mitologia greca Atlante è stato un re della Mauritania condannato da Zeus a tenere il mondo sulle proprie spalle.
[2] La battaglia in questione è quella fra i titani e gli dei dell’Olimpo.
[3] Potrebbe essere un riferimento al fatto che Atlante riuscì per un breve periodo a farsi sostituire da Eracle.

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