Im letzten heimlichen Versteck
tief unter Laub und Erde
da ist ein Platz für meinen Sarg
dort wo ich wohnen werde
Durch die Bretter bohr’n sich Würmer
am Deckel nagt das Land
und ich starre durch die Ritzen
meine Glieder werden Sand
Dort wart ich auf dich, ich warte
warte auf dich, ich warte
auf dich
Der Marmorblock auf meinem Kopf
bringt hundertfache Leiden
Disteln grünen schon und Gras
aus meinen Eingeweiden
Ich warte auf dich, ich warte
warte auf dich, ich warte
dort wart ich auf dich, warte
ich warte auf dich, ich warte
auf dich
Von den Knochen wäscht der Regen
jede Faser Fleisch mir ab
und es legt die dunkle Kälte
sich zu mir in’s Aschengrab
Dort wart ich auf dich, ich warte
warte auf dich, ich warte
warte auf dich, ich warte
warte auf dich, ich warte
auf dich
Mors est quies viatoris
finis est omnis laboris
mors est quies |
Nell’ultimo nascondiglio segreto
profondo sotto il fogliame e la terra
quello è un posto per la mia bara
là dove io dimorerò
Attraverso le assi si infilano i vermi
la terra corrode il coperchio
ed io fisso attraverso le fessure
le mie membra diventano sabbia
Là ti aspetto, aspetto
ti aspetto, aspetto
te
Il blocco di marmo sulla mia testa
porta centinaia di sofferenze
i cardi e l’erba verdeggiano già
dalle mie viscere
Ti aspetto, aspetto
ti aspetto, aspetto
Là ti aspetto, aspetto
ti aspetto, aspetto
te
La pioggia mi lava dalle ossa
ogni fibra di carne
ed il freddo oscuro si poggia su di me
nella tomba di cenere
Là ti aspetto, aspetto
ti aspetto, aspetto
ti aspetto, aspetto
ti aspetto, aspetto
te
La morte è il riposo del viandante
la fine di tutti gli affanni
la morte è riposo |
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!