Meerflucht – Testo originale e Traduzione

Meerflucht – Fuga dal mare

Testo originale
Testo ©2018 Schwarzer Engel
Traduzione
Traduzione ©2018 Daniele Benedetti

Entflohen unserem Leid
der Tage Unendlichkeit
den Kurs aufs Glück
die Heimat schwindend aus dem Blick

Stachen in See voll Übermut
die Hand gestreckt zum letzten Gruß
war es der Freiheitsdrang
der unsere Segel trieb voran

Ein neues Leben begann
an Bord der Schiffe sodann
die Hoffnung stieg, und wir mit ihr
der Tod er blieb, und wir für ihn

So manchen Körper, manchen Geist
die Fron an Bord riss mit ins Leid
und als die Sonnenwend’ begann
war’s Klagen laut zu hören dann…

Meerflucht

Nun zog die Kälte einher
der Hunger quälte sie schwer
Kein Land in Sicht
ringsumher nur tosend’ Gischt

Doch niemand hörte, keiner sah
was auf dem Ozean dort geschah
Ein rot getränktes blutges Meer
schrie ihnen tosend hinterher

Wer bist du?
Was willst du?
Wie heißt du?
Wohin reist du?

Ferner Länder Glanz im Sinn
den Neuanfang, den Neubeginn
dort, wo statt Krieg der Frieden lebt
hat man gleich Vieh sie eingepfercht

Gefangen dort auf engstem Raum
winkt Freiheit nun nur noch im Traum
der einst noch schien zum Greifen nah
doch ferner wohl zuvor nie war

Siamo fuggiti dalla nostra sofferenza
dal giorno dell’infinità
dalla rotta verso la felicità
la patria che svanisce dallo sguardo

Ci siamo infilati nel mare pieni di euforia
la mano si è allungata per l’ultimo saluto
è stata la brama di libertà
che ha spinto avanti la nostra vela

Una nuova vita è iniziata
quindi a bordo della nave
è salita la speranza, e noi con lei
la morte è rimasta, e noi per lei

Così tanti corpi, parecchi spiriti
che la corvée a bordo ha trascinato nella sofferenza
e quando è iniziato il solstizio
allora ci sono stati lamenti rumorosi da sentire…

Fuga dal mare

Ora è arrivato il freddo
la fame li ha tormentati duramente
Nessuna terra in vista
tutt’intorno solo schiuma scrosciante

Ma nessuno ha sentito, nessuno ha visto
cosa è successo là sull’oceano
Un mare rosso impregnato di sangue
ha gridato scrosciante dietro di loro

Chi sei?
Cosa vuoi?
Come ti chiami?
Dove vai?

Lo splendore di terre lontane in mente
il nuovo principio, il nuovo inizio
là, dove invece della guerra vive la pace
erano stipati come bestie

Catturati là nello spazio più angusto
ora li attende solo in sogno la libertà
che una volta sembrava a portata di mano
ma probabilmente non era mai stata più lontana

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