Wir waren Vagabunden, Spielleute, Halunken,
ein Stück von Dreck der Straße immer im Gepäck.
Hatten dort im Dreck das Gold entdeckt,
hielten es bei uns vor der Welt versteckt.
Wir waren Kreuzritter auf dem Feldzug gegen Langweile.
Auf dass die Last des Alltags fällt in tausend kleine Teile.
Geister grauer Tage drohten uns zu fangen,
doch sind wir diesem Schicksal stets entgangen.
Wie drehen die Zeit zurück – für einen Augenblick.
Zu unbeschwerten Tagen, ein Haufen voller Narren und Schritt für Schritt…
Holen wir die Zeit zurück – nehmen es einfach mit.
Mit Schalk in den Augen – drehen wir die Zeit auf „Glück“.
Wir waren Quacksalber, Balsam für die Seele.
Schwangen keine Reden, denn das liegt uns nicht.
Besser kann es die Musik, die spricht
unser Lohn, das war ein Lachen im Gesicht.
Wir waren wahre Helden, kreuzten eure Lebenslinien,
manchmal sehr euphorisch, manchmal schwer betrübt.
Trübes Wasser spült die Zeit uns klar,
um einzutauchen – sehen, wie es wirklich war.
Wie drehen die Zeit zurück – für einen Augenblick.
Zu unbeschwerten Tagen, ein Haufen voller Narren und Schritt für Schritt…
Holen wir die Zeit zurück – nehmen es einfach mit.
Mit Schalk in den Augen – drehen wir die Zeit auf „Glück“.
Die Nadel auf Vinyl, die unseren Weg erzählt,
hat sich an einem Kratzer, einer Wunde aufgehängt.
Schicksal sei mir gnädig! Ich geb ihr einen Ruck,
den ich will die Geschichte hören – bis zum Schluss.
Zu unbeschwerten Tagen, ein Haufen voller Narren und Schritt für Schritt…
Holen wir die Zeit zurück – nehmen es einfach mit.
Mit Schalk in den Augen – drehen wir die Zeit auf „Glück“.
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Eravamo vagabondi, menestrelli, furfanti,
un pezzo di fango della strada sempre nel valigia.
Avevamo scoperto l’oro lì nel fango,
lo tenevamo per noi nascosto al mondo.
Eravamo crociati nella campagna contro la noia.
Affinché il peso della vita quotidiana cada in mille parti.
Fantasmi di giorni grigi minacciavano di catturarci,
ma siamo sempre sfuggiti a questo destino.
Abbiamo portato indietro il tempo – per un momento.
A giornate spensierate, un mucchio di pazzi e passo dopo passo…
Riportiamo indietro il tempo, lo abbiamo semplicemente portato con noi.
Con la furbizia negli occhi – regoliamo il tempo su “fortuna”.
Eravamo ciarlatani, balsamo per l’anima.
Non tenevamo discorsi, perché non fa per noi.
Lo fa meglio la musica, che parla
la nostra ricompensa era una risata in faccia.
Eravamo veri eroi, attraversavamo le vostre linee della vita,
a volte molto euforici, a volte molto tristi.
Il tempo sciacqua per noi l’acqua torbida,
per immergersi – vedere, come era davvero.
Abbiamo portato indietro il tempo – per un momento.
A giornate spensierate, un mucchio di pazzi e passo dopo passo…
Riportiamo indietro il tempo, lo abbiamo semplicemente portato con noi.
Con la furbizia negli occhi – regoliamo il tempo su “fortuna”.
La puntina sul vinile, che racconta il nostro cammino,
è appesa a un graffio, a una ferita.
Destino, sii misericordioso con me! Le do una scossa,
perché voglio sentire la storia – fino alla fine.
A giornate spensierate, un mucchio di pazzi e passo dopo passo…
Riportiamo indietro il tempo, lo abbiamo semplicemente portato con noi.
Con la furbizia negli occhi – regoliamo il tempo su “fortuna”.
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