Froschkönig – Testo originale e Traduzione

Froschkönig – Il principe ranocchio

Testo originale
Testo ©2019 Schandmaul
Traduzione
Traduzione ©2019 Silvia Masiero

Mitnichten schlägt mein Herz der guten Fee – nee!
Die böse ist mir lieber, hat die richtige Idee.

Erwähnenswert, dass ich kein Schönling, eher grässlich, hässlich,
drum ist ein aufgeweckter Geist oft unerlässlich.

Keine Frau, keine Sau, niemand interessiert mein schreckliches Gesicht.
Doch nicht nach Sack und Asche streb ich. Der goldene Teller ist für mich.

Heute tanz ich mit der Fee, morgen mein des Königs Kind,
denn nach dem Zauber ich hier steh als wunderschöner Prinz geschwind.

Sie wurd geboren in goldener Wiege. Sie ist ‘ne arrogante Ziege!
Diesen Zahn werde ich ihr ziehen, wenn ich mich an sie schmiege.

Denn beim Kuss vor´m Traualtar wird offenbar, was wirklich war,
vor ihr dann der Narr, auf den man eindrosch, ich der Hopp-Frosch.

Bin galant, wortgewandt, umschmeichle ihr narzisstisches Gemüt,
bis ich ihr Herz gewinn – charmant. Sie ahnt nicht, was ihr blüht.

Heute tanz ich mit der Fee, morgen mein des Königs Kind,
denn nach dem Zauber ich hier steh als wunderschöner Prinz geschwind.

Die Küchenmagd, die wahre Liebe – wie auch ich kassiert sie Hiebe.
Mit dem Zaster der Vermählung zahlen wir in harter Währung.
Machen uns auf und davon, die Küchenmagd – ihr ahnt es schon –
ist meine liebe, böse Fee. Prinzessin weint: Oh je!

Heute tanz ich mit der Fee, morgen mein des Königs Kind,
denn nach dem Zauber ich hier steh als wunderschöner Prinz geschwind.

In nessun modo il mio cuore batte per la fata madrina – no!
Preferisco la malvagia, ha l’idea giusta.

Vale la pena ricordare che non sono un bell’uomo, piuttosto spaventoso, brutto,
quindi, una mente brillante è spesso indispensabile.

A nessuna donna, a nessun maiale, a nessuno interessa la mia faccia orribile.
Non voglio essere un perdente. Voglio vivere nel lusso.

Oggi ballo con la fata, domani la figlia del re sarà mia,
perché dopo la magia sono qui come un magnifico principe.

È nata in una culla d’oro. Lei è una capra arrogante!
Le toglierò l’illusione quando mi avvicinerò a lei.

Perché nel momento del bacio sull’altare, sarà veramente chiaro,
di fronte a lei il pazzo, che viene riempito di botte, io Hopp-Frosch[1].

Sono galante, eloquente, accarezzo il suo animo narcisistica,
finché non vinco il suo cuore – affascinante. Lei non sospetta cosa succederà.

Oggi ballo con la fata, domani la figlia del re sarà mia,
perché dopo la magia sono qui come un magnifico principe.

La cameriera della cucina, il vero amore – che come me incassa i colpi.
Con i soldi del matrimonio paghiamo con valuta pregiata.
Tagliamo la corda, la cameriera della cucina – voi lo sospettate già –
è la mia cara, malvagia fata. La Principessa piange: oh cielo!

Oggi ballo con la fata, domani la figlia del re sarà mia,
perché dopo la magia sono qui come un magnifico principe.

[1] Il brillante buffone di corte del re nel racconto “Hop-Frog” di Edgar Allan Poe.

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