Fiat Lux – Testo originale e Traduzione

Fiat Lux – Sia fatta la luce

Testo originale
Testo ©2011 Saltatio Mortis
Traduzione
Traduzione ©2012 Walter Biava

Der Tod schlich zu mir auf leisen Sohlen
trat heimlich durch die Hintertür herein
Ich konnte ihn nicht hören oder sehen
und meine Lippen fühlten niemals seinen Kuss
Sein Messer glitt durch Mark und Bein
gebar dort unsichtbares Feuer
in dem ich voller Qual verbrennen muss

Fiat Lux – Du Dämon unter unsrem Joch!
Versprachst uns tausend Wonnen
Fiat Lux – Der Geist, der aus der Flasche kroch!
Strahlst wie tausend Sonnen

In mir glomm des Dämons grimme Flamme
verzehrte mich und war doch nicht zu seh’n
Die Glut nährte nur Tod und Grabeskälte
stahl mir schleichend meine Würde und mein Haar
So starb ich, ohne zu versteh’n, ließ nur zurück
verstrahlte Hülle des Menschen
der einst ich gewesen war

Fiat Lux – Du Dämon unter unsrem Joch!
Versprachst uns tausend Wonnen
Fiat Lux – Der Geist, der aus der Flasche kroch!
Strahlst wie tausend Sonnen

Dein Ursprung liegt im kleinsten aller Teile
als Unteilbares plötzlich teilbar war
Doch wie schon Faust und auch der Zauberlehrling
waren wir schwach und blind für die Gefahr

Fiat Lux – Du Dämon unter unsrem Joch!
Versprachst uns tausend Wonnen
Fiat Lux – Der Geist, der aus der Flasche kroch!
Strahlst wie tausend Sonnen

Fiat Lux
Fiat Lux
heiß wie tausend Sonnen

La morte strisciò verso di me furtivamente
Venne di nascosto avanti mediante la porta di servizio
Io non la potevo sentire o vedere
E le mie labbra non sentirono mai il suo bacio
Il suo coltello fece raggelare il sangue
lì diede alla luce un fuoco invisibile
Nel quale io devo bruciare pieno di tormenti

Sia fatta la luce – Tu demone sotto il nostro giogo!
ci promisi migliaia di gioie
Sia fatta la luce – Lo spirito che striscia fra le bottiglie
Splendi come migliaia di soli

In me ardeva la fiamma rabbiosa del demone
Mi consumava e ciò non si vedeva
La brace alimentava solo la morte e ed il gelo tombale
Se ne andò lentamente la mia dignità ed i miei capelli
Così io morì, senza capire , lasciai solo alle spalle
l’involucro irradiato dell’uomo
Che fui stato una volta

Sia fatta la luce – Tu demone sotto il nostro giogo!
ci promisi migliaia di gioie
Sia fatta la luce – Lo spirito che striscia fra le bottiglie
Splendi come migliaia di soli

La tua origine giace in minima parte in ogni quota
In modo indivisibile, (ma) improvvisamente divenne divisibile
Ma come già il Faust ed anche l’apprendista stregone
Noi eravamo deboli e accecati dal rischio

Sia fatta la luce – Tu demone sotto il nostro giogo!
ci promisi migliaia di gioie
Sia fatta la luce – Lo spirito che striscia fra le bottiglie
Splendi come migliaia di soli

Sia fatta la luce
Sia fatta la luce
bollente come migliaia di soli

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