Ich bin der Schuss in den Kopf,
Die Kugel im Herz,
Das Messer im Leib,
Das Leid und der Schmerz,
Bin der elektrische Stuhl,
Der Sprung vor den Zug,
Der Strick um den Hals,
Der Hass und die Wut.
Ich bin das sinkende Schiff,
Die Bombe die fällt,
Der goldene Schuss,
Das Ende der Welt,
Ich bin das Gift im Getränk,
Der Aufprall am Baum,
Die Klinge am Arm,
Für manche ein Traum.
Ob du willst oder nicht,
Ich werde kommen,
Kein Ausweg in Sicht,
Gibt kein Entkommen.
Ich bin der Tod,
Bald klopfe ich an deine Tür,
Nach meiner Pflicht kommt deine Kür,
Dein Kampf, dein Leiden,
Dein Schmerz, die Angst, dein Schreien,
Ich bin der Tod,
Ich hole dich schon bald zu mir,
Und stille wahllos meine Gier
Nach Qual und Elend,
Was nützt du mir schon lebend?
Ich bin der Tod.
Ich bin das brennende Haus,
Der Stich in die Brust,
Der Fall in die Schlucht,
Der herbe Verlust,
Ich scheiß aufs fünfte Gebot,
Auf Recht und Moral,
Auf Reue und Scham,
Ich töte legal.
Ich bin der Tod,
Bald klopfe ich an deine Tür,
Nach meiner Pflicht kommt deine Kür,
Dein Kampf, dein Leiden,
Dein Schmerz, die Angst, dein Schreien,
Ich bin der Tod,
Ich hole dich schon bald zu mir,
Und stille wahllos meine Gier
Nach Qual und Elend,
Was nützt du mir schon lebend?
Ich bin der Tod.
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Io sono il colpo in testa,
il proiettile nel cuore,
il coltello nel corpo,
la sofferenza ed il dolore,
sono la sedia elettrica,
il salto davanti al treno,
il cappio attorno al collo,
l’odio e la collera.
Io sono la nave che affonda,
la bomba che cade,
l’ultimo tiro[1],
la fine del mondo,
Sono il veleno nella bevanda,
l’impatto contro l’albero,
la lama sul braccio,
per alcuni, un sogno.
Che tu lo voglia o no,
arriverò,
nessuna via d’uscita all’orizzonte,
non c’è scampo.
Io sono la morte,
presto busserò alla tua porta,
prima il dovere, poi il piacere[2]
la tua battaglia, le tue sofferenze,
il tuo dolore, la paura, le tue grida,
Io sono la morte,
ben presto ti invito da me
e placo indiscriminatamente la mia avidità
dopo il tormento e la miseria,
a cosa mi servi da vivo?
Io sono la morte.
Io sono la casa che brucia,
la fitta nel petto,
la caduta nel burrone,
la dolorosa perdita,
Io me ne sbatto del quinto comandamento[3]
del diritto e della morale,
del rimorso e della vergogna
uccido legalmente.
Io sono la morte,
presto busserò alla tua porta,
prima il dovere, poi il piacere
la tua battaglia, le tue sofferenze,
il tuo dolore, la paura, le tue grida,
Io sono la morte,
ben presto ti invito da me
e placo indiscriminatamente la mia avidità
dopo il tormento e la miseria,
a cosa mi servi da vivo?
Io sono la morte.
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