Sie kommen – Testo originale e Traduzione

Sie kommen – Loro vengono

Testo originale
Testo ©2007 Letzte Instanz
Traduzione
Traduzione ©2013 Walter Biava

Müde senken sich die schweren Augenlider,
hüllen mich in Dämmerung
und alptraumhaft weht immer wieder
der Atem der Erinnerung.
Klopft drohend an die Innenwand
meines Gehirns, will mich ersticken.
So wälz ich mich und bleibe wach,
egal ob Tag ist oder Nacht!

Und wieder kommen sie über mich,
drohen und umzingeln mich,
lachen und verhöhnen mich,
ich will rennen…

doch kann ich nicht!

Da sind sie wieder – finstere Gesichter,
weiden sich an meiner Angst!
Sie riechen mich und kommen immer dichter.
Sie höhnen: “Schrei doch, wenn du kannst!”
Doch bleibt mein Schrei im Halse stecken,
sie schnüren den Hals mir zu.
Vielleicht wollen sie mich nur erschrecken,
die Panik lässt mir keine Ruh!

Und wieder kommen sie über mich,
drohen und umzingeln mich,
lachen und verhöhnen mich,
ich will rennen…

doch kann ich nicht!

Müde senken sich die Augenlider,
hüllen mich in Dämmerung.
Ich atme noch, das Leben hat mich wieder.
Es hat gerade neu begonnen!

Wut und Angst wollen aus mir schreien.
Mein Kopf, mein Herz im Schmerz zerbricht.
Und Tränen will ich endlich weinen,
meine Augen brennen…

doch kann ich nicht!

La stanchezza inabissa le palpebre pesanti
Mi copro all’alba
E pieno d’incubi mi muovo sempre oltre
Il respiro della memoria
Bussa minaccioso alla parete
Del mio cervello, vuole soffocarmi.
Così io mi rotolo e rimango sveglio,
uguale se è giorno o notte!

E di nuovo vengono su di me,
mi minacciano e mi accerchiano,
ridono di me e mi deridono,
io voglio correre…

ma io non posso!

Lì loro ci son di nuovo – volti oscuri,
si pascono della mia paura!
Mi odorano e giungono sempre più serrati.
Loro scherniscono: “Ma urla, quando puoi!”
Ma il mio urlo rimane piantato in gola,
loro mi stringono la gola.
Forse vogliono solo spaventarmi,
il panico non mi lascia alcuna pace!

E di nuovo vengono su di me,
mi minacciano e mi accerchiano,
ridono di me e mi deridono,
io voglio correre…

ma io non posso!

La stanchezza inabissa le palpebre,
Mi copro all’alba.
Io respiro ancora, la vita mi ha di nuovo.
È appena nuovamente iniziata!

Furia e paura vogliono urlarmi.
La mia testa, il mio cuore si spezza nel dolore.
E alla fine io voglio piangere lacrime,
i miei occhi bruciano…

ma io non posso!

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