Anrede – Saluto [1]
Ernst Stadler |
Traduzione ©2011 Daniele Benedetti |
Ich bin nur Flamme
Durst und Schrei und Brand
Durch meiner Seele enge Mulden
schießt die Zeit
wie dunkles Wasser
heftig rasch und unerkannt
Auf meinem Leibe brennt das Mal:
Vergänglichkeit
Du aber bist der Spiegel
über dessen Rund
die großen Bäche alles Lebens gehn
und hinter dessen quellend goldnem Grund
die toten Dinge schimmernd auferstehn
Mein Bestes glüht und lischt
ein irrer Stern
der in den Abgrund blauer Sommernächte fällt
doch deiner Tage Bild ist hoch und fern
ewiges Zeichen
schützend um dein Schicksal hergestellt |
Sono solo fiamma
Sete e grido e incendio
Il tempo lancia
attraverso le strette conche della mia anima
come l’acqua scura
violenta, rapida e sconosciuta
Sul mio corpo brucia la macchia:
Transitorietà
Ma tu sei lo specchio
sul cui cerchio
vanno i grandi ruscelli di tutta la vita
e dietro al quale sgorgando da un suolo dorato
le cose morte risorgono rilucendo
Il mio meglio arde e si spegne
una stella pazza
che cade nell’abisso del blu di una notte d’estate
ma l’immagine dei tuoi giorni è alta e lontana
eterno segno
fatto proteggendo il tuo destino |
[1] Il testo della canzone è una poesia di Ernst Stadler.
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