Abendlied – Testo originale e Traduzione

Abendlied – Canzone della sera [1]

Testo originale
Ernst Moritz Arndt
Traduzione
Traduzione ©2011 Daniele Benedetti

Der Tag ist nun vergangen
Und dunkel schläft die Welt
Die hellen Sterne prangen
Am blauen Himmelszelt
Nur in den grünen Zweigen
Singt noch die Nachtigall
Im weiten tiefen Schweigen
Der einz ge Lebensschall

Ich aber, Vater, stehe
In meiner Hüttenthür
Und schau hinauf zur Höhe
Und schau hinauf zu dir
Wie gerne möcht ich klingen
Als helle Nachtigall
Dir Lob und Dank zu bringen
Mit tiefem Schmerzensschall!

Ja mit dem Schall der Schmerzen:
Denn geht die Nacht herauf
So springt in meinem Herzen
Ein Quell der Thränen auf
Der Thränen und der Klagen:
Du, Vater, weißt es best
Was singen nicht und sagen
Was sich nicht sprechen läßt

Du kennest meinen Kummer
Der auf gen Himmel blickt
Wann für den süßen Schlummer
Die ganze Welt sich schickt
Womit so schwer beladen
Mein Herz nach oben schaut
Nach jenem Born der Gnaden
Der Labsal niederthaut

Ja, deine süße Liebe
Die tröstet mir den Schmerz
Ja, deine süße Liebe
Die stillet mir das Herz
Die löst in heißen Thränen
Das Eis des Busens auf
Und stellet Sinn und Sehnen
Zum hohen Sternenlauf

O laß mich ewig schauen
Im stillen Kindersinn
Zu jenen güldnen Auen
Woher ich kommen bin!
O richte Herz und Sinne
Mein Vater, für und für
Zu deiner süßen Minne
Zum Himmel hin, zu dir!

So mag ich froh mich legen
Nun mit der Welt zur Ruh
Mein Amen und mein Segen
Mein Wächter das bist du
So mag in deinem Frieden
Ich fröhlich schlafen ein
Dort oben und hienieden
Im Schlaf und Wachen dein

Il giorno ora è passato
E buio dorme il mondo
Le stelle risplendono luminose
Nel firmamento blu
Solo sui rami verdi
Canta ancora l’usignolo
Nel profondo silenzio lontano
L’unico suono vitale

Ma io, Padre, sto
Sulla porta della mia capanna
E guardo in alto verso il cielo
E guardo in alto verso di te
Quanto vorrei risuonare
Come il limpido usignolo
Per renderti lode e grazie
Con profondo suono di dolore!

Si, con il suono del dolore:
Perché sale la notte
Salta così nel mio cuore
Una fonte delle lacrime
Delle lacrime e dei lamenti:
Tu, Padre, lo sai meglio
Cosa non cantano e dicono
Cosa non si lasciano dire

Tu conosci la mia preoccupazione
Che guarda verso il cielo
Quando per il dolce sopore
Si manda tutto il mondo
Anche così pesantemente gravato
Il mio cuore guarda verso l’alto
Verso ogni principio di grazia
Scende giù il ristoro

Si, il tuo dolce amore
Consola il mio dolore
Si, il tuo dolce amore
Che mi placa il cuore
Che scioglie con calde lacrime
Il ghiaccio del petto
E mette senso e desiderio
Nell’alto movimento delle stelle

Oh lasciami guardare in eterno
Nella silenziosa mente dei bambini
Verso ogni prato dorato
Da dove sono venuto!
Oh dirigi cuore e mente
Padre mio, per sempre
Verso il tuo dolce amor cortese
Verso il cielo, verso di te!

Così voglio mettermi felicemente
Ora a riposare con il mondo
Il mio amen e la mia benedizone
Il mio guardiano, questo sei tu
Così nella tua pace
Voglio addormentarmi felicemente
Lassù e quaggià
Tuo nel sonno e nella veglia

[1] Il testo della canzone è una poesia di Ernst Moritz Arndt.

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