Spielmannsfluch – Testo originale e Traduzione

Spielmannsfluch – La maledizione del menestrello [1]

Testo originale
Testo ©1999 In Extremo
Traduzione
Traduzione ©2007 Daniele Benedetti

Es war einmal ein König an Land und Dingen reich
Der saß auf seinem Throne finster und bleich
Was er sinnt ist Schrecken, was er blickt ist Wut
Was er spricht ist Geißel, was er schreibt ist Blut

Einst zog zu diesem Schlosse ein edles Sängerpaar
Einer hat schwarze Locken, der andre ist grau von Haar
Der Graue sprach zum Jungen: “Sei bereit mein Sohn,
Spiel die besten Lieder, stimm an den vollsten Ton!”

Es regnet, es regnet Blut
Es regnet den Spielmannsfluch

Es spielen die beiden Sänger im hohen Säulensaal
Auf dem Throne sitzt das Königspaar
Der König so prächtig wie blutiger Nordenschein
Die Königin so süß wie der Sonnenschein

Sie singen von Lenz, Liebe, Heiligkeit
Sie zerfloss in Wehmut, Lust war auch dabei
Ihr habt mein Volk geblendet, verlangt ihr nun mein Weib?
Der König schreit wütend, er bebt am ganzen Leib

Es regnet, es regnet Blut…

Des Königs Schwert blitzend des Jünglings Brust durchdringt
Statt der goldnen Lieder nun ein Blutstrahl springt
Der Jüngling hat verröchelt in seines Meisters Arm
Dann schreit der Alte schaurig, der Marmorsaal zerspringt

Du verfluchter Mörder, du Fluch des Spielmanns Tun
Umsonst sei all dein Ringen, mit Blut befleckt dein Tun
Des Königs Namen meldet kein Lied, kein Heldenbuch
Versunken und vergessen – das ist des Spielmanns Fluch

Es regnet, es regnet Blut…

C’era una volta un re ricco di terre e di averi
Che sedeva sul suo trono tenebroso e pallido
Ciò che pensava era paura, ciò che vedeva era rabbia
Ciò che diceva era un flagello, ciò che scriveva era sangue

Un giorno una coppia di nobili cantori giunse al suo castello
Uno aveva i ricci neri, l’altro era grigio di capelli
Il grigio disse al giovane: “Sii pronto figlio mio,
Suona le più belle canzoni, intona le note più armoniose!”

Piove, piove sangue
Piove la maledizione del menestrello

Entrambi i cantori suonarono nell’ampia sala piena di colonne
Sul trono sedeva la coppia reale
Il re magnifico come l’insanguinata luce del nord
La regina così dolce come la luce del sole

Cantarono della primavera, d’amore e santità
Si sciolsero nella malinconia, ma c’era anche desiderio
Voi avete accecato il mio popolo, ora volete mia moglie?
Gridò il re furibondo, tremò in tutto il corpo

Piove, piove sangue…

La spada del re scintillando trafisse il petto del giovane
Invece della canzone dorata zampillava ora un fiotto di sangue
Il giovane si accasciò tra le braccia del suo maestro
Allora il vecchio gridò orrendamente, la sala di marmo esplose

Tu maledetto assassino, tu sei maledetto dal menestrello
Inutili sono i tuoi anelli, le tue azioni sono macchiate di sangue
Il nome del re non suonerà in nessuna canzone, in nessun libro di eroi
Affondato e dimenticato – questa è la maledizione del menestrello

Piove, piove sangue…

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