Reth – Testo originale e Traduzione

Reth

Testo originale
Testo ©1998 In Extremo

Irgendwann erkannte ein Herr namens Gejung de Macho den maskulinen Umstand, dass der Tag nach exzessiven Feierlichkeiten mitunter recht beschwerlich sein kann!

Das Haupthaar nistet wirr um den dämlichen Schädel, ein Auge schielt endständig nach links, das andere schielt endständig nach rechts. Die Zunge kleistert im Gaumen fest, als sei sie ein Löffel wochenalter Haferbrei, der Schweif hängt leblos zum Boden herab und zeigt auf den selben, als sei er ein Seil. Die Fußnägel sind heraufgerollt, kurz um: es will nix so richtig gelingen.

Dieser Herr schrieb kurzerhand die Ballade der Quant Je Suis Mis Au Retour – der Tag danach oder wenn es ihm schlecht geht. Und wir, die Spielleute der Gruppe In Extremo haben uns gedacht, dass das eine Thematik ist, die uns jeden Tag schließlich aufs Neue ereilt. Und: Mann höre und staune – bohrten sich die Spielleut´ der Gruppe In Extremo mit einer Akkubohrmaschine ein Loch ins Herz stopften es mit der folgenden Melodei zu und erklärten sie zu ihrer uhreigenen Hymne: Die Quant Je Suis Mis Au Retour.

Testo originale
Traduzione ©2011 Daniele Benedetti

Una volta un signore di nome Gejung de Macho ha riconosciuto la circostanza maschile, che il giorno dopo eccessivi festeggiamenti a volte può essere piuttosto faticoso!

I capelli scompigliati nascondono lo stupido cranio, un occhio guarda di traverso verso sinistra, l’altro verso destra. La lingua si attacca al palato, come se fosse un cucchiaio di pappa di fiocchi d’avena vecchia di una settimana, la coda pende senza vita verso il suolo e lo indica, come se fosse una corda. Le unghie dei piedi sono arrotolate in su: niente vuole riuscire per il verso giusto.

Questo signore ha scritto su due piedi la ballata Quant Je Suis Mis Au Retour – il giorno dopo o quando gli va male. E noi, i menestrelli del gruppo In Extremo abbiamo pensato, che questa è una tematica, che alla fine ci coglie di nuovo ogni giorno. E: uomo ascolta e meravigliati – i menestrelli del gruppo In Extremo si sono fatti un buco nel cuore con un trapano e l’hanno tappato con la seguente melodia e l’hanno spiegato con il loro inno: Quant Je Suis Mis Au Retour.

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