“Mann, das ist irre
die machen immer den gleichen Fehler!”
“Los, steh hoch, du Fettsack!”
Was damals schuf Picassos Hand
Gehört an unsere nackte Wand
Lass hörn, gesagt, getan
Ja, ich hab nen Plan
Wir brauchen Hirn, ne Leiter, Zwirn
Ne Flasche Bier, drei Blatt Papier
Wir haben Mut, Ideen im Hut
Kunst zu rauben liegt im Blut
Niemand weiß was heut Nacht geschehen
Niemand weiß und hat da was gesehen
Aus dem Staub, welch eine Meistertat
Kunstraub, Kunstraub, keiner weiß hier Rat
An jedem Schloss eine Zahl
Dumme Wächter könn uns mal
Grinsend hieft empor die Meute
Im Kerzenschein die fette Beute
Was hinter Eisentüren verschlossen
Wird ohne Eintrittsgeld genossen
Wir wühlen in Gold und Edelsteinen
Durch Freigeist in zarten Reimen |
“Questo è pazzesco
fanno sempre lo stesso errore!”
“Su, alzati, palla di lardo!”
Ciò che allora ha creato la mano di Picasso
Appartiene alla nostra nuda parete
Sentito, detto, fatto
Si, ho un piano
Ci occorrono cervello, una scala, un refe
Una bottiglia di birra, tre fogli di carta
Abbiamo coraggio, idee nel cappello
Rubare l’arte ce l’abbiamo nel sangue
Nessuno sa cosa è successo stanotte
Nessuno sa e ha visto qualcosa
Dalla polvere, che impresa da maestro
Furto d’arte, furto d’arte, nessuno sa dove sbattere la testa
Ad ogni serratura un numero
Stupidi guardiani possono fottersi
Ghignando la banda si aggancia in alto
A lume di candela il grasso bottino
Ciò che è chiuso dietro porte di ferro
Sarà goduto senza (biglietto di ) ingresso
Frughiamo tra oro e pietre preziose
Attraverso un libero pensatore in rime delicate |
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