Doof – Testo originale e Traduzione

Doof – Stupido

Testo originale
Testo ©2013 In Extremo
Traduzione
Traduzione ©2013 Daniele Benedetti

Wer doof ist, glaubt was andere sagen
Ja, der muss auch ständig fragen
Wer doof ist, der hat nie gelesen
Ist auch nie am Meer gewesen

Wer doof ist, dem ist nix zu teuer
Der versäuft auf See die Heuer
Wer doof ist, der zahlt jeden Preis
Glaubt den Weibern jeden Scheiß

Spieglein, Spieglein an der Wand
Wer ist der Dümmste im ganzen Land?
Im Reich der Blinden bist du ein König
Doch die Zwerge stört das wenig

Wer doof ist, kann nicht richtig kochen
Der versalzt sich seinen Tee
Zieht im stärksten Schnupfen
Durch die Nase kalten Schnee

Wer doof ist, der hat keine Olle
Ja, der kann auch keine Rolle
Wer doof ist, ist gefährlich
Doch unterm Strich so ehrlich

Wer doof ist, der kommt nie gelegen
Ist döfer noch als manch ein Tier
Wer doof ist, stellt sich in den Regen
Und ich verschenk mein letztes Bier

Chi è stupido, crede a quello che dicono gli altri
Si, deve anche continuamente chiedere
Chi è stupido, non ha mai letto
Non è neanche mai stato in mare

Chi è stupido, per lui niente è troppo caro
Si beve la paga in mare
Chi è stupido, paga ogni prezzo
Crede ad ogni cazzata delle donne

Specchio, specchio delle mie brame
Chi è il più stupido del reame? [1]
Nel regno dei ciechi sei un re
Ma i nani disturbano un po’

Chi è stupido, non sa cucinare bene
Si mette il sale nel suo tè
Con il più forte raffreddore
Tira su col naso neve fredda

Chi è stupido, non ha una donna
Si, non può avere neanche importanza
Chi è stupido, è pericoloso
Ma tutto sommato così onesto

Chi è stupido, non è mai opportuno
È ancora più stupido di qualche animale
Chi è stupido, si mette sotto la pioggia
E io regalo la mia ultima birra

[1] La celebre domanda che la matrigna di Biancaneve rivolgeva allo specchio, nella versione originale dei fratelli Grimm (letteralmente: “Specchietto, specchietto sul muro, chi è la più bella in tutta la regione?”, nella traduzione a cura di Italo Calvino, è diventato: “Dal muro, specchietto, favella: nel regno chi è la più bella?”. Tuttavia ho preferito la più celebre: “Specchio, specchio delle mie brame…” per rendere più immediato il richiamo a Biancaneve.

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