Schwesterlein – Sorellina [1]

Testo ©2014 Heimatærde / Canzone popolare tedesca |

Traduzione ©2014 Daniele Benedetti |
Er ist ein Schnitter und heißt Tod
Hat Gewalt vom großen Gott
Heut wetzt er das Messer
Es schneidet schon viel besser
Bald wird er drein schneiden
Wir müssen es nur leiden
Hüt dich schönes Schwesterlein!
Was heut noch grün und frisch da steht
Wird morgen einfach abgemäht
Siehst du die Zeichen
Wir alle müssen weichen
Was unter seiner Sichel fällt
Ist manchmal deine ganze Welt
Hüt dich schönes Schwesterlein!
Oh Tod, komm her, ich fürcht dich nicht
Denn am Ende sehe ich ein Licht
Dort wartet schon mein Schwesterlein
Und wird nicht mehr alleine sein
Ich will es erwarten
Im himmlischen Garten
Freu dich kleines Schwesterlein!
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È un mietitore e si chiama morte
Ha la forza di un grande Dio
Oggi affila il coltello
Taglia già molto meglio
Presto pugnalerà
Dobbiamo solo subire
Guardati, bella sorellina!
Quello che oggi è ancora fresco e verde
Domani sarà semplicemente falciato
Vedi i segni
Tutti noi dobbiamo cedere
Quello che cade sotto la sua falce
Qualche volta è tutto il tuo mondo
Guardati, bella sorellina!
Oh Morte, vieni qui, io non ti temo
Perché alla fine vedo una luce
Là già mi aspetta la mia sorellina
E non sarò più solo
Voglio aspettare
Nel giardino divino
Rallegrati, piccola sorellina!
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[1] Il testo riprende in gran parte quello di una canzone popolare tedesca del diciassettesimo secolo che parla della morte, personificata nella figura del mietitore. La differenza principale, oltre all’ultima parte della canzone, consiste nell’utilizzo della parola “Schwesterlein” al posto di “Blümelein” (“fiorellino”): infatti nel testo originale il mietitore falcia tutti i fiori che trova nel prato, per indicare che la morte non fa distinzioni e che tutti devono cadere sotto la sua falce.
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