Eisenwald – Testo originale e Traduzione

Eisenwald – Foresta di ferro

Testo originale
Testo ©2020 Gernotshagen
Traduzione
Traduzione ©2024 Walter Biava

Der Eisenwald wird brennen!
Die Banner aus der Glut entspringen.
Der Pakt wird ewig unser sein,
ihr müsst euch nur daran erinnern.
An den Schwur der uns vereint.
Befreit euch von den alten Ketten.
Unser Ruf erbebt befreit,
aus dem Sumpf der Minderheit.

Nun steht treu zu eurem Schwur.
Wir sind hier um euch zu erinnern.
Wer er ihr seit, wohin ihr geht,
nur müsst ihr selbst damit beginnen.
Wir stehn hier, eine Front aus Brüdern,
fernab von morbiden Führern.
Stehen auf mit unsrem Geist,
niemand uns in Schranken weist.

Steht auf, die Fäuste den Lügen hart entgegen.
Wacht auf, aus gesellschaftlichen Schemen.
Steht auf, fernab von maroden Wegen.
Wacht auf, inmitten aufgezwungener Riten.
Steht auf! Steht auf! Steht auf! Steht auf!

Verhangen war all eure Freiheit,
mit Furcht gesäumt das vermodernde Tuch.
Vergangen nun der Hammerschlag,
aufgezwungener Normen und der Narren Fluch.

So vieles ihr uns schuldet,
unser Körper wut entbrannt.
Nun wird nichts mehr geduldet,
alle Blindheit wird verbannt.

Vereint in Blut und Flammen,
aus alten Wurzeln entspringt die Saat.
Geführt von Sturm und Hammer,
uns aufzuhalten kein Mensch vermag.
Wir sind stark im Geiste,
dass Gericht beginnt die Jagd.
Erhebt euch aus den Schatten,
entfachen wir den jüngster Tag.

Der Eisenwald wird brennen!
Die Flammen aus der Glut entspringen.
Der Pakt wird ewig unser sein.
Wir müssen nur damit beginnen.
Denn der Schwur der uns vereint,
befreit uns von den rost`gen Ketten.
Unser Ruf erbebt befreit,
aus dem Sumpf der kranken Zeit.

La foresta di ferro brucerà!
I vessilli nascono dalla brace.
Il nostro patto diventerà eterno,
dovete ricordarvi
della promessa che ci lega.
Liberatevi dalle vecchie catene.
Il nostro richiamo trema,
liberato dalla palude della minoranza.

Ora siate fedele alla vostra promessa.
Noi siamo qui per ricordarvi.
Chiunque siate, ovunque andiate,
dovete cominciare soltanto da voi stessi.
Noi stiamo qui, un fronte fatto di fratelli,
lontani da capi morbosi.
Ci solleviamo col nostro spirito,
nessuno ci mette in riga.

Alzatevi, i pugni serrati contro le bugie.
Svegliatevi, dagli schemi dell’alta società.
Alzatevi, lontani dalle strade fatiscenti.
Svegliatevi, nel mezzo di riti imposti.
Alzatevi! Alzatevi! Alzatevi! Alzatevi!

Tutte le vostre libertà sono state coperte,
la stoffa in putrefazione foderata con la paura.
Ora è giunto il colpo del martello,
norme imposte e maledizioni dei buffoni.

Ci dovete diverse cose,
i nostri corpi sono scoppiati dall’ira.
Ora non verrà tollerato più nulla,
tutta la cecità verrà bandita.

Uniti nel sangue e nelle fiamme,
il seme nasce dalle vecchie radici.
Guidati dalla tempesta e dal martello,
nessun uomo potrà fermarci.
Noi siamo forti di spirito,
così il giudizio da inizio alla caccia.
Sollevatevi dalle ombre,
scateniamo il giorno del giudizio.

La foresta di ferro brucerà!
Le fiamme nascono dalla brace.
Il nostro patto diventerà eterno.
Dobbiamo cominciare
poiché la promessa che ci lega,
ci libera dalle catene arrugginite.
Il nostro richiamo trema,
liberato dalla palude di un’era malata.

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