Die Nacht des Raben – Testo originale e Traduzione

Die Nacht des Raben – La notte del corvo

Testo originale
Testo ©2002 Gernotshagen
Traduzione
Traduzione ©2011 Walter Biava

[Teil 1:]

Nachtschatten erheben sich, vor des Stückes derblich Muse

[Teil 2:]

Raben warnen vor den Wahnsinn, der einst die Seele
des nun Zitierten, langsam zerfressen

Schwingen aus der Dunkelheit
Spitz und scharf seine Krallen
Umschlungen mit schwarzem Federkleid
durch ihn die Seelen aus den Körpern fallen

Die Nacht des Raben, ohne Grenzen und Zeit
Der die Seelen der Menschheit befreit
Befreit von den Qualen des Lebens
in die Schönheit der Nacht und des ewigen Regens

Der Frost der durch meine Adern fließt
beginnt das Leid in mir zu verjagen
Der Mond am finstren Firmament
wie Feuer in meinem Herzen brennt
Er leuchtet rot, um mir zu sagen
Sie hat begonnen. die Nacht des Raben

Sein Krähen in meine Ohren drang
wie ein Trauergrabgesang
Mit seinen Augen mir in die Seele stiert
dass mir das Blut in den Adern gefriert

[Teil 3:]

Die Seele des nicht beirrbaren, verliert das fleisches
Halt, während Regen spielend seinen Tod begleitet

So ist’s das Gesetz seit ewigen Zeiten
dass der Rabe der Nacht die Seelen befreit
Befreit von den Qualen des ewigen Lebens
in die Schönheit der Nacht und des ewigen Regens

[Parte 1:]

Ombre notturne si sollevano, di fronte a pezzi delle statue delle muse

[Parte 2:]

I corvi avvertono della pazzia, che in passato
ha corroso l’anima di chi semplicemente taceva

Ali dall’ oscurità
Le sue grinfie affilate e aguzze
Avvolte da piume nere
A causa sua le anime cadono dai corpi

La notte del corvo, senza limiti e senza tempo
Che libera le anime dell’ umanità
Libera dai tormenti della vita
Nello splendore della notte e delle piogge eterne

Il gelo che scorre nelle mie vene
comincia a scacciare il dolore che c’è in me
La luna nel tetro firmamento
brucia come fuoco nel mio cuore
Essa splende rossa, per dirmi
Che ha inaugurato la notte del corvo

Il suo gracchiare penetra nelle mie orecchie
un canto funebre
Con i suoi occhi mi fissa nell’ anima
che mi congela il sangue nelle vene

[Parte 3:]

L’anima che non è turbata abbandona la carne
proprio durante il suono della pioggia che accompagna la sua morte

Così questa è la legge fin dai tempi eterni
che il corvo della notte libera l’anima
Libera dai tormenti della vita eterna
nello splendore della notte e delle piogge eterne

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