Der alte Wald – Testo originale e Traduzione

Der alte Wald – L’antico bosco

Testo originale
Testo ©2007 Gernotshagen
Traduzione
Traduzione ©2009 Daniele Benedetti

Alter Wald, erfüllst mein Herz mit Stolz
Wenn deinen stillen Trost ich suche
Weisheit, Kraft, Vollkommenheit
find ich unter Fichtendach und Buche
Du klagender Zeuge der Zeit
weißt zu singen von dem was einst geschah
Flüsterst traurig, wogend von den erhabenen
alten Zeiten
Deiner Lieder Weisheit
ich steht’s still in mir bewahr
Als noch Germanen stolz und furchtlos
unter deinen Armen weilten

Ihr schwur dein Antlitz steht’s zu schützen
Noch im Winde durch deine Kronen schweift
Meiner Ahnen Wunsch ich durch deine Bracht erfahr
Ihr schwur zu schützen was dein von jeher war

Deine endlosen Weiten von Buchenwerk und Tannenmeer
Mit machtvollem Wuchs dem Sturme steht’s zur Wehr
Dein Kleid aus feinen Nebelhauch der dich leicht umarmt
Und doch undurchdringlich deine geheimen Schätze wahrt

Erwacht zu Morgen hin
Durchdrängt mit feinen Fäden aus Licht
Würdig alt und über allem Stolz erhaben
Dein weithin von neu erstrahlendes Gesicht

Aus glitzernden Bächen deine Aderen sind
Die mit klaren Klang vom Berge fließen
Lässt mit deinen starken Wurzeln
meine Heimat fest umschließen

So verzaubernd schön deine dunklen Tiefen
geheimnisvoll und still
Kein anderer Ort zu Erden wo ich zum schlafe ruhen will

Antico bosco, riempi il mio cuore d’orgoglio
Quando cerco il tuo silenzioso conforto
Saggezza, forza, perfezione
trovo sotto il tetto dell’abete rosso e del faggio
Tu, lamentoso testimone del tempo
sai cantare di ciò che è accaduto un tempo
Sussurri triste, ondeggiando dei sublimi
tempi antichi
Custodisco la saggezza delle tue canzoni
che sta in silenzio dentro di me
Quando ancora i fieri e coraggiosi Germani
stavano sotto le tue braccia

Hanno giurato che il tuo viso è da proteggere
Ancora vaga nel vento attraverso le tue corone
Apprendo il desiderio dei miei avi attraverso la tua rottura
Hanno giurato di proteggere ciò che è stato tuo da sempre

La tua ampiezza infinita dell’opera di faggi e della distesa di abeti
Con la sua imponente vegetazione sta a difesa dalla tempesta
Il tuo vestito di fine alito di nebbia che ti abbraccia delicatamente
E tuttavia conserva in modo impenetrabile i tuoi tesori

Si sveglia di mattina
Si fa strada con sottili fili di luce
Antico pieno di dignità e sublime orgoglio su tutti
In lontananza il tuo volto che risplende di nuovo

Le tue vene sono ruscelli scintillanti
Che scorrono dalla montagna con un suono limpido
Abbracci saldamente la mia patria
con le tue forti radici

Così piacevolmente incantate le tue buie profondità
misteriose e silenziose
Nessun altro luogo sulla terra dove voglio riposare per dormire

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