Epistel 21 – Epistola 21 [1]
Carl Michael Bellman |
Traduzione ©2007/2014 Daniele Benedetti |
Wolken in Massen
Sterne erblassen
Sturmwind nun schweigt
Der fegte durchs Land
Stadt liegt im Dunkeln
Turmspitzen funkeln
Silbern der Mond
Ja, das Sonnengold schwand
Hunde noch bellen
Türglocken schellen
Stimm jetzt den Bass
Da in den Gassen
Scheppern die Tassen
Spucke und trample
Fiedle und strample
Zupf auch gelaunt
Dank für die Töne
Steig auf die Bänke
In dieser Schenke
Doch sieh dich vor, Berg
Die Flasche ist schlecht
Schüttle sie heftig
Und dann geschäftig
Klemm unters Kinn dir die Geig
Und nun zecht
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Nubi in masse
Le stelle impallidiscono
Ora tace il vento tempestoso
Che ha spazzato la campagna
La città è al buio
Le cime dei campanili scintillano
La luna d’argento
Si, l’oro del sole è svanito
I cani ancora abbaiano
Le campanelle suonano
Adesso accordo il basso
Là nelle strade
Tintinnano i calici
Sputo e batto i piedi
Strimpello il violino e dimeno le gambe
Pizzico le corde di buonumore
Grazie per le note
Salgo sulle panche
In questa osteria
Ma stai attento, alla montagna
La bottiglia è scadente
La agito con violenza
E poi affaccendato
Infilati il violino sotto al mento
E ora trincate
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[1] Il testo della canzone è una poesia di Carl Michael Bellman.
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