Unter der Eiche – Testo originale e Traduzione

Unter der Eiche – Sotto la quercia

Testo originale
Testo ©2005 Equilibrium
Traduzione
Traduzione ©2014 Walter Biava

Seit alten Zeiten, Jahr für Jahr,
treffen wir uns immer da,
wo die Eiche im Mondlicht steht,
wo Heiterkeit stets wiederkehrt.

Jedes Jahr zur gleichen Stunde stehen wir und singen hier
Tanzen, lachen, spielen, saufen, trinken Met und ganz viel Bier
Feiern bis zum Morgengrauen, machen diese Nacht zum Tag,
fressen wie die Wölfe alles, mehr noch als der Manegarm

Eichenfässer unversehrt
werden in dieser Nacht geleert
Selbst die Alten und die Weisen
lassen ihre Hörner kreisen

Jedes Jahr zur gleichen Stunde stehen wir und singen hier
Tanzen, lachen, spielen, saufen, trinken Met und ganz viel Bier
Feiern bis zum Morgengrauen, machen diese Nacht zum Tag,
fressen wie die Wölfe alles, mehr noch als der Manegarm

Jedes Jahr zur gleichen Stunde stehen wir und singen hier
Tanzen, lachen, spielen, saufen, trinken Met und ganz viel Bier
Feiern bis zum Morgengrauen, machen diese Nacht zum Tag,
fressen wie die Wölfe alles, mehr noch als der Manegarm

Jedes Jahr zur gleichen Stunde stehen wir und singen hier
Tanzen, lachen, spielen, saufen, trinken Met und ganz viel Bier
Wenn wir dann doch einmal zu viel getrunken haben sollten,
wissen wir nach dem Tode, das ist was wir immer wollten

Fin dai vecchi tempi, anno dopo anno,
noi ci incontriamo sempre qui,
dove la quercia giace nel chiaro di luna,
dove la serenità ritorna

Ogni anno alla stessa ora noi stiamo qui e cantiamo
balliamo, ridiamo, suoniamo, sbevazziamo e beviamo un sacco di birra
festeggiamo fino all’alba, lo facciamo finché diventa giorno
divoriamo tutto come i lupi, perfino di più di Manegarm [1]

Botti di quercia intatti
verranno svuotati questa notte
gli stessi anziani e (gli stessi) saggi
lasciano girare i loro corni

Ogni anno alla stessa ora noi stiamo qui e cantiamo
balliamo, ridiamo, suoniamo, sbevazziamo e beviamo un sacco di birra
festeggiamo fino all’alba, lo facciamo finché diventa giorno
divoriamo tutto come i lupi, perfino di più di Manegarm

Ogni anno alla stessa ora noi stiamo qui e cantiamo
balliamo, ridiamo, suoniamo, sbevazziamo e beviamo un sacco di birra
festeggiamo fino all’alba, lo facciamo finché diventa giorno
divoriamo tutto come i lupi, perfino di più di Manegarm

Ogni anno alla stessa ora noi stiamo qui e cantiamo
balliamo, ridiamo, suoniamo, sbevazziamo e beviamo un sacco di birra
Ma poi quando una volta avremo bevuto troppo,
conosceremo la morte, che è ciò che abbiamo sempre voluto


[1] In italiano più noto come Managarmr, uno dei due lupi destinati a divorare la luna durante il Ragnarök.

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