Legst du nieder deine Klingen
Leg nieder Schild und Speer
Lausch die Heide Lieder singen
Lausch dem Weltenmeer
Schüre deine Flammen stärker
Sieh ihren klaren Schein
Sag an, was willst du ferner
So schenk dir ein
Wo dereinst die Asen gingen
Weit über Feld und Stein
Wird stets ihr Lied erklingen
Wird Sehnsucht sein
Als diese Nacht sich kehrte
Am Hügel kam die Sonn
Ahnte er des Liedes Werte
Ahnte er was da wird kommen
Und so zog er seine Klinge
Aus der Scheide in die Höh
Als just des Nordens Winde
Sandten ihre eisig Böe
An jenem Tag errang die alte Sage einen Rahmen
Der ihre Werte hält wie einen Speer in seine Welt
Und als die Asen sahen nieder hin auf sein Betragen
Der Funke glomm, die Mien’ aus Stein erhellt
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Tu adagi in basso le tue lame
adagia in basso scudo e lancia
ascolta attentamente cantare i pagani
ascolta attentamente il mondo marino
Fomenta più intensamente le tue fiamme
osserva il loro chiaro splendore
comunica, cosa vuoi in futuro
allora servitelo
Dove un giorno andarono gli Asen[1]
lontano, sul campo e la pietra
in ogni momento risuonerà la loro canzone
sarà (puro) desiderio
Come questa notte volge le spalle
sul colle venne il sole
Lui immaginava i valori della canzone
lui immaginava cosa sarebbe arrivato qui
Così lui estrasse la sua lama
dalla fodera verso l’alto
mentre in quel momento i venti del Nord
mandarono la loro gelida raffica di vento
Quel giorno la vecchia leggenda riprese una forma
che mantiene i suoi valori come una lancia nel suo mondo
e mentre gli Asen guardarono là il suo comportamento
la scintilla arse, come l’espressione (del viso) illuminata dalla pietra
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