Ruf in den Wind – Testo originale e Traduzione

Ruf in den Wind – Richiamo nel vento

Testo originale
Testo ©2008 Equilibrium
Traduzione
Traduzione ©2014 Walter Biava

Ich bin der Wind,
Der die Gipfel erklimmt,
In der Höhe sie streife,
Die Blicke begleite.

Ich bin der Wind,
Der im Wipfel erklingt,
Dessen rauschendes Treiben,
Die Blätter begleiten.

Ich bin der Wind,
Der die Wellen ersinnt,
Lass die Meere sich türmen,
Die Brandungen erzürnen.

Ich bin der Wind,
Der die Schranken bezwingt,
Lass die Länder so grenzenlos sein.

Ich bin der Hauch,
Der durchstreift da dein Haus,
Wenn die Lichter vergehen,
Die Kerzen verwehen.

Ich bin die Bries’,
Die da streift durch die Wies’,
Wenn die Nebel sich lichten,
Die Wolken verdichten.

Ich bin die Böh,
Die die Segel erfüllt,
Lass die Balken sich biegen,
Die Wogen bekriegen.

Ich bin der Sturm,
Hab die Sinne verlor’n,
In rastlos Wüterei.

Sag wo ich bin,
Sag was ich sah,
Sag mir den Sinn,
Sag was ich tat.

Wenn eure Namen klingen,
Dann hört ihr mich.
Wenn eure Fahnen wehen,
Dann seht ihr mich.

Und wollt ihr mich verfluchen,
So gebt nur acht,
Es mag euch selbst heimsuchen,
Des Spruches Macht.

Sieh was ich sah,
Sieh was ich war,
Fühl was ich bin,
Fühl was ich ‘sinn,
Hör was ich sag,
Hör was ich rat,
Sieh was ich bin,
Sieh in den Wind.

Sei was ich bin:
Sei wie der Wind!

Io sono il vento,
che scala la vetta,
in quota la sfioro,
accompagno lo sguardo.

Io sono il vento,
che risuona in cima,
il quale andirivieni scrosciante,
accompagna le foglie.

Io sono il vento,
che escogita le onde,
lascia che i mari se la svignino,
(lascia che) mandino su tutte le furie i frangenti.

Io sono il vento,
che domina le barriere,
lascia che i terreni siano senza confini.

Io sono il soffio,
che scoperchia la tua casa,
quando le luci passano,
le candele si disperdono.

Io sono la brezza,
che qua sfila fra i prati,
quando la nebbia si rischiara,
le nuvole si addensano.

Io sono la raffica di vento,
che riempie la vela,
lascia che le travi si pieghino,
(lascia che) le nubi ti dichiarino guerra.

Io sono la tempesta,
ho perso i sensi,
in un’ instancabile furia.

Dì chi sono,
dì cosa ho visto,
dimmi il senso,
dimmi cosa ho fatto.

Quando suonano i vostri nomi,
allora voi mi sentite.
Quando le vostre bandiere sventolano,
allora voi mi vedete.

E voi volete maledirmi,
allora fate attenzione,
potreste colpire voi stessi,
con il potere della sentenza.

Guarda cosa ho visto,
guardo cos’ero,
percepisci cosa sono,
percepisci ciò che rifletto,
senti cosa ho detto,
senti cosa ho suggerito,
guarda cosa sono,
guarda nel vento.

Sii ciò che io sono:
sii come il vento!


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