Nach dem Winter – Testo originale e Traduzione

Nach dem Winter – Dopo l’inverno

Testo originale
Testo ©2003 Equilibrium
Traduzione
Traduzione ©2014 Walter Biava

Ich will dir von den Edlen singen,
der ältest Sage mich entsinnen.
Ich will Walvaters Wirken künden
aus längst vergangner Zeit.

Die Riesen waren die Urgebornen,
die das Himmelszelt erhuben,
über ihre Gipfel über
schwarzen Staub der Welt.

Denn bevor die Stürme tobten
war nicht Sand nicht See nicht Wogen.
Kein Himmel ward entdecket,
kein Grund zu deiner Füß.

Doch als sie Ymirs Leib erhuben
aus ihm das mächtige Midgard schufen,
da schien die Sonne auf die Felsen
und Grün entsprang der Welt…

So ward sein Schädel unser Himmel,
sein Hirn wurd zum Gewölk.
Aus seinem Fleisch der Länder Erde,
aus seinem Blut das Meer…

Von Asgard aus schlugen sie eine Brücke
auf das ihnen Midgard nie entrücke,
das Reich der ersten Menschen,
Askr und Embla!

Sie fanden sie am Ufer liegen,
vom Meeresstrom herangetreiben,
ohnmächtig nicht bei Sinnen,
noch Blut und Seele bar.

Sie hauchten ihnen Leben ein,
auf dass nun Midgard ihres sei.
Vom Nebel hoher Gipfel
zum Tau im tiefen Tal.

Ich will dir von den Edlen singen
alten Sagen mich entsinnen,
will Walvaters Wirken künden
längst vergag’ner Zeit…

Io voglio cantarti le nobili persone,
rammentare le leggende più vecchie.
Io voglio annunciare l’operato di Walvater[1]
di un tempo a lungo passato.

I giganti erano i pro-nativi,
che sollevarono la volta celeste,
sopra la loro cima sopra
la polvere nera del mondo.

Poi prima che le tempeste infuriassero
non c’era né sabbia, né mare, né nuvole.
Nessun cielo era scoperto,
nessun terreno per i tuoi piedi.

Ma mentre loro sollevarono il corpo di Ymir[2]
e da esso produrono l’imponente Midgard[3]
lì splendeva il sole sopra i campi
ed il verde scaturì nel mondo…

Così il suo cranio divenne il nostro cielo,
il suo cervello si trasformò nelle nuvole.
Dalla sua carne le terre,
dal suo sangue il mare…

Da Asgard[4] buttarono giù un ponte
dal quale legare Midgard,
il regno dei primi uomini,
Askr ed Embla[5]!

Si trovarono a giacere sulla riva,
trascinati dal flusso del mare,
svenuti senza sensi,
senza sangue e senza anima.

Loro li riempirono di vita,
su quella che oggi è la loro Midgard.
Dalla nebbia sopra la cima
alla rugiada nella profonda foresta.

Io voglio cantarti le nobili (persone)
rammentare le vecchie leggende
voglio annunciare l’operato di Walvater
un tempo a lungo passato…


[1] Walvater è un nome alternativo per indicare Odino.
[2] Nella mitologia norrena Ymir è stato il primo gigante di ghiaccio.
[3] Midgard è il nome usato nella mitologia norrena per indicare il mondo degli uomini.
[4] Asgard è la dimora degli dei.
[5] Askr ed Embla sono i primi esseri umani creati dagli dei, figure analoghe ad Adamo ed Eva.

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