Waldgott – Testo originale e Traduzione

Waldgott – Dio del bosco

Testo originale
Testo ©2013 Eisregen
Traduzione
Traduzione ©2014 Daniele Benedetti

Hast du vom Tier gehört?
Gar grässlich soll es sein
Hat sich ganz tief im Wald versteckt
und zeigt sich nur bei Mondenschein

Hast du das Tier gesehen
das sich am Waldesrand gezeigt?
Dort, wo die Eichen sich berühren

Da trug es blutend Federkleid
Hast du den Ruf des Tiers gehört?
Hat jeden bis ins Mark erschreckt
wie’s schrill aus weiter Ferne gellt
als es den Hals gen Himmel reckt

Rückwärts gesprochen:
“Doch dann, das fiese Monster im Wald
das kriecht und böse guckt…”

Doch niemand sah es je genau
Den Tod kann es dir bringen
Schließ nachts die Türen zwei Mal ab
und lass ein Stoßgebet erklingen
So geht es viele Monde schon
die Jagd kam zum Erliegen
Dem ganzen Dorf mangelt’s am Fleisch
Der Wald wird strikt gemieden

Doch heute Nacht kam es ins Dorf
um reiche Beute sich zu holen
Schlich leis sich an, und narrte
des Pfarrers Tochter ward gestohlen
Am hellichten Tag bei Sonnenlicht
Doch nun hilft kein Verzagen

Jedermann spricht Mut sich zu
um jenes Tier im Wald zu jagen
Es sind am Ende dreizehn Mann
bewaffnet und bereit zur Jagd

Doch niemand weiß, was ihnen blüht
und was im Walde ihnen harrt
ist fest in Einheit jener Männer
halte mein Schwert fest in der Hand
Folge den Anderen schweren Schrittes
Der Weg führt uns ins dunkle Tal
und irgendwann ganz tief im Wald
als eine Lichtung wir betreten…

Da wurde uns ums Herze kalt
der Tod muss nicht mehr länger warten
Leichen, überall Leichen
Blut tropft aus vollen Bäumen satt
Körper, zerfetzte Körper
wie auf der Schlachtbank aufgebahrt
All diese Leiber, alle gerichtet
erkenne unser Nachbardorf
Niemand mehr atmet, niemand am Leben
der Tod hat sie zu sich geholt

Und dann, weiß nicht, wie mir geschah
etwas rast zu uns heran
die Zeit steht still und Schreie gellen

Blut nimmt mir die Sicht
Fleisch zerreißt und Männer sterben
Ich bin der Letzte, der noch kriecht
Wisch mir das Blut aus blinden Augen
Und so schaue ich es an
Mein Herz droht, einfach stehen zu bleiben
weil ich nicht überleben kann

Und so bleibt einzig mir mein Schwert
Niemand, der meine Schreie hört
Niemand, der mich je finden wird
Hab mich im Totenreich verirrt
So schließe ich die Augen zu
Halte gefasst den Atem an
Etwas Großes naht sich mir
Und dann…

Ah, war am Ende alles gar nicht so schlimm
Das Tier war nett. Wir haben herum gealbert
Zwei, drei Bier, ach bin dann heim

Rückwärts gesprochen:
“Doch dann…”

Hai sentito parlare della bestia?
Dovrebbe essere assolutamente orrenda
Si è nascosta profondamente nel bosco
e si mostra solo al chiaro di luna

Hai visto la bestia
che si è mostrata al margine del bosco?
Là, dove le querce si toccano

Là indossava un abito di piume sanguinanti
Hai sentito la chiamata della bestia?
Ha spaventato tutti fino al midollo
come risuona stridula da molto lontano
quando allunga il collo verso il cielo

Pronunciato al contrario:
“Ma allora, l’orrendo mostro nel bosco
che striscia e fa capolino malignamente…”

Ma nessuno lo ha mai visto esattamente
Può darti la morte
Di notte chiudi la porta a due mandate
e lascia risuonare una giaculatoria
Così va gia da molte lune
la caccia è giunta ad un punto morto
All’intero villaggio manca la carne
Il bosco viene rigorosamente evitato

Ma stanotte è venuto al villaggio
per prendersi un ricco bottino
Si è avvicinato di soppiatto, e ha ingannato
la figlia del parroco è stata rapita
In pieno giorno alla luce del sole
Ma ora non aiuta perdersi d’animo

Ognuno si fa coraggio
per dare la caccia a quella bestia nel bosco
Alla fine ci sono tredici uomini
armati e pronti per la caccia

Ma nessuno sa, cosa li aspetta
e cosa li attende nel bosco
quegli uomi sono quasi un’unità
tengo saldamente la mia spada in mano
Seguo gli altri con passo pesante
La via ci conduce nella valle oscura
e prima o poi nel cuore del bosco
quando entriamo in una radura…

Abbiamo avuto freddo intorno al cuore
la morte non deve aspettare più a lungo
Cadaveri, cadaveri dappertutto
Il sangue gocciola intenso da alberi folti
Corpi, corpi dilaniati
composti come sul banco del macellaio
Tutti questi corpi, tutti giustiziati
riconosco il nostro vicino di villaggio
Nessuno respira più, nessuno in vita
la morte se li è presi con sé

E poi, non so, come mi è successo
qualcosa si ferma vicino a noi
il tempo si ferma e risuonano grida

Il sangue mi toglie la vista
Carne fatta a pezzi e uomini muoiono
Io sono l’ultimo, che ancora striscia
Mi pulisco il sangue dagli occhi ciechi
E così guardo
Il mio cuore minaccia semplicemente di fermarsi
perché io non posso sopravvivere

E così mi rimane solo la mia spada
Nessuno, che sente le mie grida
Nessuno, che mi troverà mai
Mi sono perso nel regno della morte
Così chiudo gli occhi
Trattengo il respiro con calma
Qualcosa di grosso si avvicina a me
E poi…

Ah, alla fine non era tutto così male
La bestia era simpatica. Abbiamo cazzeggiato
Due, tre birre, ah allora sono a casa

Pronunciato al contrario:
“Ma allora…”

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