Vorabend der Schlacht – Testo originale e Traduzione

Vorabend der Schlacht – Vigilia della battaglia

Testo originale
Testo ©1998 Eisregen
Traduzione
Traduzione ©2011 Manuel Marchesini

Die Sonne verglüht am Firmament
Vielleicht das letzte Mal, dass ich dies sehe
Es ist kühl hier draußen bei den Eichen
Der Abendwind trocknet meine nasse Haut

Mein Blick wandert über die Felder
Ein Bild des Friedens zeigt sich mir
Morgen wird unser Blut den Boden tränken
Und viele werden am Abend nicht mehr sein

Mein starrer Blick spiegelt sich im Stahl der Waffe
Die mein Vater mir gab, als er in meinen Armen starb
Damals war ich noch ein Kind
Doch diese Zeit ist so lange schon vorbei

Meine Jugend verlor ich im Krieg
Meine Unschuld vom Blut der Feinde fortgewaschen
Ihre Todesschreie töten einen Teil von mir
Bis nur noch blieb, was ich jetzt bin…

Und so graut der junge Morgen
Die Feuer vor den Zelten sind längst verloschen
Meine Augen starren in die letzte Glut
Kaum jemand fand Schlaf in dieser Nacht

Behutsam beginn ich mein Pferd zu satteln
Und streichle ein letztes Mal den nackten Stahl
Der bald verkrusten wird vom Blut des Feindes
Nur noch wenige Stunden, dann beginnt das Morden

Ich denke zurück an die Schlachten, die ich schlug
Jede Narbe an meinem Leib erzählt ihre Geschichte
Wie vielen ich den Tod brachte, weiß ich nicht mehr
Hunderte Gesichter, deren Namen ich nicht kannte
Doch keines davon werd ich je vergessen

Längst stehen wir in Reih und Glied
Die Schlachtformation ist eingenommen
Der Feind als bloßer Scherenschnitt am Horizont
Doch jeder Schritt bringt mich ihm näher

Dann endlich klirrt der Stahl auf nackten Stahl
Die Welt um mich herum färbt sich scharlachrot
Wie im Wahnsinn kämpfe ich um mein Leben
Doch irgendwann endet auch dies…

Ein letztes Mal heben sich meine Lieder
Mein Leib vereert vom Hieb der Schwerter
Die Sonne entschwindet im blutroten Licht
Ihren letzten Strahl nehm ich mit hinüber…

Il sole accende il cielo
Forse l’ultima volta lì? Questo vedo
Fa freddo qui all’aperto? Presso le querce
Il vento serale asciuga la mia pelle umida

I miei occhi vagano sui campi
Mi sembra un quadro di pace
Domani il suolo berrà il nostro sangue
E molti non saranno più alla sera

Il mio sguardo si riflette nella acciaio dell’arma
Che mio padre mi ha dato quando è morto tra le mie braccia
A quel tempo ero un bambino
Ma stavolta è passato così tanto tempo

Ho perso la mia gioventù in guerra
La mia innocenza lavata via dal sangue dei nemici
Le loro urla di morte hanno ucciso una parte di me
Finchè non è rimasto solo quello che sono ora…

E così sorge il giovane mattino
I fuochi davanti alle tende sono da tempo spenti
I miei occhi guardano le ultime braci
Quasi nessuno ha trovato sonno in questa notte

Delicatamente inzio a sellare il mio cavallo
E do un’ultima carezza all’acciaio nudo
Egli sarà presto incrostato del sangue dei nemici
Solo poche ore, poi l’assassinio comincia

Ripenso alle battaglie in cui mi sono battuto
Ogni cicatrice sul mio corpo racconta la sua storia
A quanti ho portato la morte? Non so più
Centinaia di volti i cui nomi non conoscevo
Ma non riuscirò mai a dimenticare nessuno di loro

Da tempo siamo in ranghi e file
La formazione da battaglia è presa
Il nemico è bloccato? La sua sagoma all’orizzonte
Ma ogni passo mi porta più vicino a lui

Poi finalmente risuona acciaio su acciaio nudo
Il mondo intorno a me si tinge di scarlatto
Come nella follia combatto per la mia vita
Ma ad un certo punto finirà anche questo…

Un’ultima volta per sollevare le mie palpebre
Il mio corpo devastato dal colpo della spada
Il  Sole scompare in una luce rosso sangue
Prendo il tuo ultimo raggio dall’oltretomba…

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