Süßfleisches Nachtgebet! – Testo originale e Traduzione

Süßfleisches Nachtgebet!
Preghiera notturna della carne dolce!

Testo originale
Testo ©2008 Eisregen
Traduzione
Traduzione ©2009 Daniele Benedetti

Du ahnst nicht was im Keller lauert
In Stahl geschlagen, hasserfüllt
Gebettet in der Schwärze Hauch
Die seinem Atem Kälte schenkt

Bei Tageslicht – verharrt es stille
Doch wenn der Mond den Thron erklimmt
Wenn draußen grell das Dunkel siegt
Süßfleisches Nachtgebet erklingt

Ein Herz so kalt wie Todesfinger
Schenkt eisern Leben seinem Leib
Der schreit und wimmert, blind vor Wut
Bis Morgenrot die Nacht besiegt

So wache ich, von Furcht ergriffen
Wie meine Ahnen mir gelehrt
Auf dass wir halten mögen?
Der Stahl, der es vom Leben trennt

Das Nebelheer wird kaum gelichtet
Der neue Winter steht bevor
Wenn Sonnenlicht zu Boden sinkt
Süßfleisches Nachtgebet erklingt

So viele Jahre vergehen einsam
Nur wenig ändert sich hier drinnen
Dort, wo des Grauens Wiege steht
Wo sich die Zeit kaum vorwärts dreht

Seit ein paar Wochen wächst die Furcht
Denn etwas großes steht bevor
Schweiß rinnt in langen Bahnen abwärts
Lässt meinen Körper wachsam sein

Schon zwei Tage hör ich es klagen
Find’ keinen Augenblick mehr Ruh
Ich spüre wie es sich hat vorbereitet
Mach meine müden Augen zu

Dann bersten Ketten die lang hielten
Etwas kriecht zu mir empor
Und als es meine Seele trinkt
Süßfleisches Nachtgebet erklingt

Non presagisci cosa sta in agguato in cantina
Battuto nell’acciaio, riempito d’odio
Adagiato nell’alito nero
Il freddo regala il suo respiro

Alla luce del giorno – rimane fermo in silenzio
Ma quando la luna scala il trono
Quando fuori il buio vince acuto
Risuona la preghiera notturna della carne dolce

Un cuore così freddo come le dita dei morti
Regala una vita diferro al suo corpo
Che grida e piagnucola, cieco di rabbia
Finché l’alba vince la notte

Così veglio, afferrato dalla paura
Come mi hanno insegnato i miei avi
Su cosa dovremmo fermarci?
L’acciaio, che separa dalla vita

L’esercito di nebbia si diraderà a stento
Il nuovo inverno incombe
Quando la luce del sole affonda a terra
Risuona la preghiera notturna della carne dolce

Così tanti ani passano in disparte
Solo poco cambia qui dentro
Là, dove sta la culla dell’orrore
Dove a stento il tempo si gira in avanti

Da un paio di settimane la paura cresce
Perché qualcosa di grande incombe
Il sudore scorre verso il basso su lunghe strade
Lascia il mio corpo vigile

Già da due giorni lo sento lamentarsi
Non trovo più nessun attimo di pace
Sento come se si fosse preparato
Chiudo i miei occhi stanchi

Allora si spezzano le catene che hanno tenuto a lungo
Qualcosa strisci su verso di me
E quando beve la mia anima
Risuona la preghiera notturna della carne dolce

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