Nahe der Friedhofsmauer – Testo originale e Traduzione

Nahe der Friedhofsmauer – Accanto al cimitero[1]

 

Testo originale
Testo ©2017 Eisregen
Traduzione
Traduzione ©2019 Walter Biava

Da steht ein Haus dort oben
So nah der Friedhofsmauer.
Und niemand ahnt, was es verbirgt.

Sein Mauerwerk von Blut getränkt.
So viele Menschen starben dort.
Gaben ihr Leben hin,
für jenen irren Mann,
der durch das fremde Fleisch und Blut
niemals selbst sterben kann.
Niemals ganz vergeht.

Dort im Keller haust ein Wesen,
das hat dich zum Fressen gern
Oh wie es sich nach dir verzehrt,
nach deinem Leib.
Wirst ihm deine Jugend geben,
schneidet die besten Stücke ab.
Bleib ihm fern, sonst bist du tot
und der Keller wird dein Grab.

Doktor Boyle ahnt nichts davon,
mit Frau und Kind zieht er dort ein,
in jenes Haus, wo so viele starben.

Noch ist der Keller fest verschlossen,
doch etwas dort unten lauert schon.

Plötzlich – Bob ist allein zuhaus.
Die Kellertür steht offen,
und er macht sich auf den Weg.
Steigt herab die Stufen,
dort glühen rote Augen.
Das Dunkel reißt auf,
ein Wimmern und Stöhnen.
Der Gestank von totem Fleisch
und Freudstein naht heran.
Eine Pranke greift den Jungen
und nimmt ihn mit sich fort.

Dort im Keller haust ein Wesen,
das hat dich zum Fressen gern
Oh wie es sich nach dir verzehrt,
nach deinem Leib.
Wirst ihm deine Jugend geben,
schneidet die besten Stücke ab.
Bleib ihm fern, sonst bist du tot
und der Keller wird dein Grab.

Là in alto giace una villa
così vicina alle mura del cimitero.
E nessuno intuisce, che cosa passa

La sua opera murale inzuppata di sangue
così tanti uomini morirono lì.
Lì diedero la loro vita,
a quell’uomo pazzo,
che mediante la carne ed il sangue sconosciuto
non può mai morire da solo
non tramonta mai del tutto.

Lì in cantina alloggia un essere,
che ti divora con piacere
Oh come si consuma per te,
per il tuo corpo.
Tu gli darai la tua gioventù,
taglia via i pezzi migliori.
Rimani lontano, altrimenti sei morto
e la cantina diventa la tua tomba.

Dottor Boyle non presagisce nulla di ciò
si introduce con donna e bambino
in quella villa, dove così tanti morirono.

Ma la cantina è chiusa saldamente,
ma qualcosa la sotto sta già in agguato.

Improvvisamente – Bob è a casa da solo
La porta della cantina giace aperta,
e lui si fa strada.
Scende le scale,
lì occhi rossi ardono.
L’oscurità lacera,
un piagnucolio ed un gemito.
La puzza di carne morta
e Freudstein[2] si avvicina.
Una zampa afferra il giovane
e lo prende strettamente con sé

Lì in cantina alloggia un essere,
che ti divora con piacere
Oh come si consuma per te,
per il tuo corpo.
Tu gli darai la tua gioventù,
taglia via i pezzi migliori.
Rimani lontano, altrimenti sei morto
e la cantina diventa la tua tomba.

[1] Più precisamente “Das Haus an der Friedhofsmauer” è il titolo tedesco di “Quella villa accanto al cimitero ”, film del 1981 diretto da Lucio Fulci.

[2] Dottor Jacob Freudstein, uno dei protagonisti del film.

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