Marschmusik – Testo originale e Traduzione

Marschmusik – Marcia musicale

Testo originale
Testo ©2015 Eisregen
Traduzione
Traduzione ©2015 Walter Biava

Auf geht’s!

Gib mir ein Reich,
dass meiner würdig
und sei es auch ganz winzig klein.

Werd’ es beschützen, mit dem Leben,
lass keinen Feind jemals hinein.
Bau’ Stacheldraht und Minenfelder,
zur Warnung erst, dann immer mehr.
Denn wird mein Reich mir bald zu klein,
fall ich in and’re Länder ein.
War erst allein, nun bin ich viele,
ein Heer formiert aus Lust am Krieg.
Sie bluten in die Welt hinaus,
der Totenchor spielt Marschmusik.

Mein ganzer Körper atmet Krieg!
Blut kocht im Takt zur Marschmusik!

Augen auf im Schützengraben,
sei auf der hut bei Tag und Nacht!
Niemand stellt unnütze Fragen,
in meinem Herzen tobt die Schlacht.
Mut hat jenen Mensch gemacht,
der ich nun bin mit Haut und Haaren.
Hat mir den Schleier fortgerissen,
mein Blick ist fest, furchtlos und klar!
Furchlos und klar!
Fokussiert den Tod zu bringen,
das Sturmgewehr bellt ein Gebet,
im Pulverdampf die Englein singen.
und heilig der zuletzt mal stirbt
Mein ganzer Körper atmet Krieg!
Mein Blut pulsiert zur Marschmusik!

Mein Blut pulsiert zur Marschmusik!

Fleisch tötet Fleisch,
ertrinkt in Hieben.
im Nahkampf ehrt Stahl Feindesblut.
Löst es vom Leib und lässt es fliegen.
Weiht meinen Blick mit roher Wut.
längst ist mein Reich mir ganz egal,
was für mich zählt ist Blutvergießen
werde genährt von Feindesqual
lass Wahrheit aus den Wunden fliessen.
Der zarte Klang als Knochen brechen,
wenn Fleisch zerreisst und Tod zumliebt
lässt seinen Klang ins Hirn dir stechen,
bis niemand dich je wiedersieht.

Andiamo!

Dammi un impero,
che sia degno di me
e che sia anche piccolissimo.

Io lo proteggerò con la vita,
non lascio mai entrare nessun nemico.
Costruisco il filo spinato ed i campi minati,
come primo avviso, poi sempre più
Perché presto il mio impero diventa troppo piccolo,
io invado altre terre.
Prima ero solo, ora io sono una moltitudine,
un esercito formato dalla voglia di guerra.
Loro sanguinano fuori nel mondo,
il coro di morte suona la marcia musicale.

Tutto il mio corpo respira guerra!
Il sangue bolle a tempo della marcia musicale!

Occhi aperti in trincea,
sii all’erta giorno e notte!
Che nessuno ponga domande inutili,
nel mio cuore imperversa la guerra,
il coraggio ha formato quell’uomo,
che ora mi rende completo.
Mi ha strappato via il velo,
il mio sguardo è fisso, temerario, chiaro!
Temerario e chiaro!
Focalizzata a portare la morte,
La tempesta di fucili abbaia una preghiera,
nella povere da sparo gli angioletti cantano.
E (sia) santo colui che muore per ultimo
Tutto il mio corpo respira guerra!
Il sangue bolle a tempo della marcia musicale!

Il sangue bolle a tempo della marcia musicale!

La carne uccide la carne,
affoga nell’impatto.
Nel corpo a corpo l’acciaio onora il sangue del nemico
si scioglie dal corpo e lo lascia volare.
Consacra il mio sguardo con rabbia feroce.
Da molto il mio regno è per me indifferente,
ciò che conta per me è spargere sangue
verrò alimentato dal tormento del nemico
lascio scorrere la verità dalle ferite.
Il suono duro mentre le ossa si spaccano,
quando la carne si lacera e la morte compare
lascia che il suo suono si infili nel tuo cervello
finché nessuno ti rivede mai più.


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