Selbst der Glaube vergeht
Jahrtausende sind nur ein Wimpernschlag
Ein kalter Hauch aus der Ewigkeit herüber weht
Und ich sehne mich, nach dem jüngsten Tag
Die Welt war jung
Als ich aus den Schatten kam
Verderben wurde Fleisch
Und meine Herrschaft begann
Von Anfang an hat der Mensch
Mein Interesse geweckt
All das Grauen, all das Leid
Das mitten in ihm steckt
Ich zeigte, den Menschen, mein Antlitz
Und sie gaben mir, zehntausend Namen
Ihre Gebete, ihr Flehen nach Ruhm
Wurden alle, an mich gesandt
In meinem Tausenden von Namen
Wurden Völker, ermordet und verbrannt
Sie brachten mir, ihren ersten Sohn
Und voller Freude nahm ich ihr Opfer an
Das Leid in ihren Augen
War stets mein größter Spaß
Das waren gute Zeiten
Als ich noch Kinder frass
Der Brustkorb aufgerissen
Der Altar rot und nass
Das waren gute Zeiten
Als ich noch Kinder frass
Doch nichts ist für die Ewigkeit
Die Menschheit ist komplett mutiert
Sie kultiviertet ihre eig’ne Grausamkeit
Hat ganze Völker, auch ohne mich ausradiert
Von meinen zehn tausend Namen
Ist fast keiner mehr bekannt
Niemand brachte mir mehr Opfer
Meine Tempel, zerschlagen und verbrannt
Bestie Mensch wurde selbst ihr eig’ner Gott
Dieser Wahn hat jede Zukunft ihr geraubt
Die Welt ist ein einziges Schafott
So kehr ich heim in die Schatten
Weil niemand an mich glaubt
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Anche la stessa fede passa
migliaia di anni sono solo un battito di ciglia
Un freddo alito d’eternità soffia da questa parte
ed io ho nostalgia, del giorno del giudizio
Il mondo era giovane
quando io uscii dall’ombra
La rovina si incarnò
ed il mio regno cominciò
Fin dall’inizio l’uomo
ha suscitato il mio interesse
Tutto il terrore, tutto il dolore
che è inserito dentro di lui
Io mostrai, agli uomini, le mie sembianze
e loro mi diedero, decine di migliaia di nomi
Le loro preghiere, le loro suppliche di gloria
venivano tutte mandate verso di me
In nome delle mie migliaia di nomi
i popoli, venivano assassinati e bruciati
Mi portarono, il loro primogenito
ed io accettai assai volentieri il loro sacrificio
Il dolore nei loro occhi
è sempre stato il mio più grande divertimento
Erano bei tempi
quando ancora divoravo bambini
La gabbia toracica sezionata
l’altare rosso e bagnato
Erano bei tempi
quando ancora divoravo bambini
Ma nulla è per sempre
l’umanità è completamente mutata
ha coltivato la sua propria crudeltà
anche senza di me, ha sterminato interi popoli
Le mie decine di migliaia di nomi
non vengono quasi più riconosciuti
Nessuno mi portava più alcun sacrificio
Il mio tempio, distrutto e bruciato
L’uomo bestiale è diventato il suo stesso dio
questa follia gli ha rubato qualsiasi futuro
Il mondo è un unico patibolo
così io torno a casa fra le ombre
perché nessuno crede in me
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