Schlachtwerk – Testo originale e Traduzione

Schlachtwerk – Opera di macelleria

Testo originale
Testo ©2005 Eisblut
Traduzione
Traduzione ©2021 Walter Biava

Lasst mich euch eine Geschichte erzählen
Von einem der es geil fand sich selbst zu quälen
Der sich selbst zerschnitt bis er schrie wie ein Tier
Diese schöne Geschichte handelt von mir

Mit Frauen hatt ich immer ein Problem,
Denn Sex empfand ich als nicht wirklich schön
Erst als ich begann mich mit Nadeln zu spicken
Hatt ich das erste Mal Spaß am Ficken

Doch ich musste die Dosis an Selbstopfer stärken
Um beim Sex ein Quäntchen Lust zu bemerken
Mein Körper ein Flickwerk aus Narben und Wunden
Je nach Zeug meine Haut gequält und zerschunden

So nach und nach lief mir die Frauen weg
Sie schimpften mich ‘abartig’ und ‘menschlicher Dreck’
Doch auf Frauen kann ich gerne verzichten
Und endlich mein Schlachtwek in Ruhe verrichten

Ich ereichte meine Stufe an süßem Leiden,
Als ich begann Glieder abzuschneiden
Die Finger der Rechten hab ich abgehackt
Sie gierig verschlungen und wieder ausgekackt

Einen Orgasmus war es mir Wert,
Ein Auge zu opfern als wie unversehrt
Eine blutige Höhle im Ahne zurück
Mir wurde warm ums Herz vor lauter Glück

Ich brech mir die Knochen nun einzeln im Leib
Ich tu es nur so zum Zeitvertreib
Gestern erst hab ich mastorbiert
Und mir dabei den Fuß amputiert

Diese Welt ist krank und ich bin es auch
Stecke rostige Nägel in den offenen Bauch
Nennt mich Anarchist, nennt mich Antichrist
Vom Kopf bis zur Sohle bin ich Masochist

Seht nur wie es heftig zuckt (eine Weile lang)
Denn heut wird der Tod mein Schlachtwerk beenden
Meine letzte Tat wird niemand vergessen
Ich werde mich Stück für Stück selbst fressen
selbst fressen

Lasciate che vi racconti una storia
di uno che trovava figo tormentarsi
che si tagliuzzava finché gridava come un animale
questa bella storia tratta di me

Avevo sempre un problema con le donne
poiché non reputavo particolarmente bello il sesso
Mentre cominciai a lardellarmi con gli spilli
mi divertii per la prima volta a ficcare

Ma dovevo aumentare la dose sulla vittima
per notare un pizzico di voglia di sesso
Il mio corpo; un’opera rattoppata fatta di cicatrici e ferite
a seconda delle cose, la mia pelle tormentata ed escoriata

Così, a poco a poco, le donne scapparono da me
mi imprecavano “pervertito” e “sporcizia umana”
ma io riesco volentieri a rinunciare alle donne
e finalmente ad eseguire in pace la mia opera di macelleria

Io raggiunsi il mio livello di dolce sofferenza,
mentre cominciai a tagliar via le falangi
ho mozzato le dita della (mano) destra
le ho avidamente intrecciate e di nuovo estirpate

Un orgasmo che ne è valsa la pena,
un occhio da sacrificare come se fosse sano,
di ritorno una cavità sanguinante
mi scaldò il cuore dalla felicità

Mi spezzo ogni singolo osso del corpo
lo faccio solo come passatempo
Ieri prima mi sono masturbato
e poi mi sono amputato il piede

Questo mondo è malato e lo sono anch’io,
pianto chiodi arrugginiti nel ventre aperto
chiamatemi anarchico, chiamatemi anticristo
sono masochista dalla testa ai piedi

Guardate come trema violentemente (per un attimo)
ma oggi la morte terminerà la mia opera di macelleria
nessuno dimenticherà la mia ultima azione
Mi divorerò pezzo per pezzo
Mi divorerò

Torna a traduzioni Eisblut

Hai trovato utile questo articolo?
[Voti: 0 Media Voto: 0]
0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.