Meistens ist es morgens
meine haende zittern
mein gesicht
es gehoert mir nicht
wasser! — wirkt fast wie ein Schock darin
ich nehme es nicht lautlos hin
Selbstportrait mit Kater
was habe ich?
was habe ich nicht?
was habe ich gesagt?
Ich weiss es nicht mehr
ich habe getan was ich konnte
die welt zu entzweifeln
bis kein tropfen gewissheit
mehr uebrig war
nicht das in meiner erinnerung
etwas fehlt
bis mir auffaellt
das da eine luecke klafft
zwischen den naechtlichen exerzitien
und dieser meiner jetzigen agonie
Selbstportrait mit Kater
zwischendurch war ich bereit zu staunen
der grosse treibstoff
zur rotation um die eigene achse
ich drehte mich um und um und um
in meinem taumelnden mittelpunkt dieses geschehens
in das es mich hier nun mal verschlagen hatte
in einer art von trunkenem universum
das unverantwortlich leer und sinnfrei
rueberkam in schueben
altbekannten grinsenden wiederholungen
also nicht alles hier war meine schuld
wenn in dieser kaelte schuld ueberhaupt noch
denkbar waere — jawohl!
Selbstportrait mit Kater
alle sterne waren entlegen
standen am himmel
wie nadelstiche
die nacht belichtete ein mond
der aussah wie bedeckt mit lebensmittelschimmel
Selbstportrait mit Kater
was ich sehe am morgen hat wenig mit mir zu tun
mich ziert ein schwarzer strich auf meinen lippen
und der spricht baende
fuseloele aldehyde restalkohol
ich glaube ich rufe den chinesischen arzt gegenueber an
der soll meine leber schroepfen oder so
ich bin gehuellt in ein hoechst fragiles nervenkostuem
in ein hoechst fragile noch dazu transparentes nervenkostuem
Doris Day
Selbstportrait mit Kater
astronomen haben den schnaps im weltall entdeckt
irgendwer er oder sie haben ihn hinter intergalaktischen wolken versteckt
wahrscheinlich zur sicherheit von schoepferischer hand markiert
damit die weltraumpflegerin sich nicht selbstaendig daran delektiert
fuer mich reissen irgendwann die wolken auf
und die schoenen frauen die dahinter warten
fuettern mich mit wahrhaftigen trueffeln
traenken mich endlich mit der essenz
ihrer himmlischen erscheinung
bis alles um mich herum rubinrot leuchtet
Ich treibe Inzest mit den Sternen!
Ich treibe Inzest mit den Sternen!
Life on other planets is difficult!
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Per lo più succede di mattina
le mie mani tremano
il mio viso
non mi appartiene più
acqua! — mi folgora come uno shock
non la sopporto in silenzio
Autoritratto sbronzo
Cos’ho?
Cosa non ho?
Cos’ho detto?
Non lo so più
ho fatto quel che potevo
per dissipare i dubbi del mondo
esaurendo fino all’ultima goccia
di certezza
non che nella mia memoria
io avverta qualche buco
finché non mi accorgo
che un solco si va spalancando
tra le meditazioni notturne
e questa mia attuale agonia
Autoritratto sbronzo
a un certo punto ero pronto a meravigliarmi
il gran propellente
per la rotazione sul proprio asse
giravo e giravo e giravo su me stesso
nel mio beccheggiante punto mediano di questo evento
che mi aveva portato fin qui
in una specie di universo ubriaco
che, irresponsabilmente, vanamente e senza alcun senso,
ha preso a ondate il sopravvento su di me
ripetizioni già note, sogghignanti
Quindi non sono io il colpevole di tutto, qui
sempre che in questo gelo abbia ancora un senso
parlare di colpe — sissignore!
Autoritratto sbronzo
Le stelle erano tutte distanti
stavano appuntate nel cielo
come spilli
la notte era rischiarata da una luna
che sembrava ricoperta di muffe
Autoritratto sbronzo
Ciò che vedo il mattino dopo ha poco a che fare con me
una riga nera mi decora le labbra
e questo già dice molto
fuselolo, aldeidi, alcool residuo
Forse dovrei chiamare il medico cinese, dall’altra parte della strada
magari mi salassa il fegato o qualcosa del genere
Sono insaccato in una fragilissima tuta di nervi
una tuta di nervi altamente fragile e, per di più, trasparente
Doris Day
Autoritratto sbronzo
Gli astronomi han scoperto che l’universo è pieno d’acquavite
Qualcuno o qualcuna l’ha nascosta nelle nubi intergalattiche
probabilmente contrassegnata come “veleno” da una mano creativa
per evitare che la donna delle pulizie dello Spazio vi si sollazzasse
Un giorno o l’altro quelle nubi si apriranno per me
e le splendide donne in attesa là dietro
mi nutriranno con veri tartufi
e finalmente m’innaffieranno con l’essenza
della loro apparenza celeste
finché tutto intorno a me risplenderà di una luce rosso rubino
Commetto incesto con le stelle!
Commetto incesto con le stelle!
È difficile la vita su altri pianeti!
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