Ich hab unser Lied frisch renoviert
Die Wände verputzt
Einen neuen Ton ausprobiert
Ich hab die Strophen abgezogen
Einen Wandschrank als letzte Zuflucht präpariert
Einen Durchbruch nach draußen geschlagen
Eine Öffnung ins Freie initiiert
Die verbrauchten Metaphern hab ich im Giftmüll entsorgt
Mit neuen unbenutzten ausreichend vorgesorgt
In der Makulatur hab ich die richtigen Zeilen gesucht
Dazwischen alle Lügen vor
und rückwärts abgekratzt und verflucht
Den Hergottswinkel leer geträumt
Offene Reite, nichts von eilig
Um Himmelswillen keinen Gott
Ich hab unser Lied neue möbliert
Ein paar Sitzgelegenheiten aus den 60ern
aufgepolstert restauriert
Ein großes Bett ist neue bezogen
Freischwebend installiert
Wir werden auf der Dachterrasse warten
Abholung garantiert
Unsere Tochter wird hier wohnen
Gut mit, gut ohne uns
Was immer sie an Neuem findet
Was immer sie herbringt
Um Himmelswillen keinen Gott
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Io ho appena rinnovato la nostra canzone,
intonacato le pareti,
provato un nuovo tono.
Ho tolto le strofe,
preparato un armadio a muro come ultimo rifugio,
fatto una breccia verso l’esterno,
iniziato un’apertura all’aperto.
Ho smaltito come rifiuti tossici le metafore logore,
provveduto a sufficienza col nuovo inutilizzato,
cercato le righe giuste nella cartastraccia,
nel frattempo ho maledetto
e raschiato avanti e indietro tutte le bugie,
sognato l’angolo vuoto (riservato) al crocefisso.
Giro all’aperto, niente di urgente.
Per l’amor del cielo, nessun dio.
Ho ammobiliato nuovamente la nostra canzone,
rifatto l’imbottitura e restaurato
un paio di sedute degli anni sessanta.
È stato rifatto e posizionato un letto nuovo,
sospeso in aria.
Aspetteremo sulla terrazza sul tetto,
col ritiro garantito.
Nostra figlia vivrà bene qui,
con o senza di noi,
qualsiasi cosa trovi di nuovo
qualsiasi cosa la porti qui.
Per l’amor del cielo, nessun dio.
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