Wir sind die Letzten
Gestrandeten Gehetzten
und wieder ist es wie am Anfang
wieder ist es wüst und leer
wir ziehen uns die Splitter aus den Wunden
die Balken aus den Augen
und blicken endlich hinter unsern Abgrund
ins weltweit Bodenlose
wir reden von den Wundern
die unter unsern Schädeldecken
noch sicher eingegraben sind
wir sind die Letzten
Gestrandeten Verletzten
jeder einzelne in seinen Träumen
gestört und aufgeweckt:
Ich hab geträumt
kein Mensch kann´s sagen
was mein Traum gewesen ist
mir war als wär´ ich
mir war als hätt´ ich
das Auge hört es nicht
das Ohr hat´s nicht gesehn
die Hände könn’s nicht schmecken
die Zunge nicht begreifen
das Herz nicht wiederholen
was mein Traum gewesen ist
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Noi siamo gli ultimi,
arenati, inseguiti
ed è di nuovo come all’inizio
è di nuovo deserto e vuoto
noi estraiamo le schegge dalle nostre ferite,
le travi dagli occhi
e guardiamo finalmente oltre al nostro abisso,
in tutto il mondo senza corpo
Noi parliamo di meraviglie
che sicuramente sono ancora
sotterrate sotto la nostra volta cranica
Noi siamo gli ultimi,
arenati, inseguiti
ognuno isolato nei suoi sogni
disturbato e svegliato:
Io ho sognato,
nessun uomo può dire
quale è stato il mio sogno
Per me era come se io fossi,
per me era come se io avessi,
L’occhio non sente nulla
l’orecchio non ha visto nulla
le mani non possono assaggiare
la lingua non può comprendere
il cuore non può ripetere
quale è stato il mio sogno
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