Grundstück GS1 – Testo originale e Traduzione

Grundstück GS1 [1]

Testo originale
Testo ©2005 Einstürzende Neubauten
Traduzione
Traduzione ©2018 Walter Biava

Wir sind der und der und der und der und die
und der und die und die die die die die

Wann kommen die?
Wann kommen die?
Wann kommen die Drüberen?
Wann kommen die Hinüberen?
Versteckten und Verzagten
die ungehängten Heiligen
die nützlichen Propheten
schöngeistige Proleten
unter unsern Dächern nisten
unverbrauchte Optimisten
Nihilisten finden Gründe sich
zu widersprechen
Widersprüche hingerichtet
werden weggeräumt
was morgen ist wird heute
und übermorgen gestern sein
wir sind…
wir sind viele

Wann die beihahe Ausgestorbnen?
Wann die völlig Unverdorbnen?
die ewig Kindgebliebnen?
Paradiesvertriebnen?
flüchtige Heimatlose
Rattenfänger, heisere Sänger
Ketzer, Texter, Exilanten?
die sich schon von Früher kannten
Wann die Verraten? Verkauften?
Verschaukelten? Verbrauchten?
Abgetauchten? Angehauchten?
Die halb Ersoffnen? Fast Versunknen?
Die längst verloren Gegangnen
im kalten Meer der Tränen
sich ertrunken wähnend
hieven sich zurück an Bord
singen dann in einem Fort: Wann?
was morgen ist wird heute
und übermorgen gestern sein
wir sind…
wir sind viele

wir sind der und der und der und die
und die und die und die
wir sind viele

Wann kommen die Metallurgen?
Wann die Demiurgen?
Fahnenflüchtige? Deserteure?
Besserische Schwermonteure?
Bastler? Irre? Schweißer?
Ziehen noch die Muttern fest
Wahrheitsklauber
Weltenschrauber
starten die Maschine
verlassen die Ruine
radikale Tunnelbauer?
Bergbau Fetischisten?
vernetzte Subversive?
Bahnbrecher Aufbrecher
restliche Familie?
was morgen ist wird heute
und übermorgen gestern sein
wir sind…
wir sind viele

Noi siamo lui e lui e lui e lui e lei
e lui e lei e lei, lei, lei, lei, lei

Quando arrivano?
Quando arrivano?
Quando arrivano quelli di sopra?
Quando arrivano quelli dall’altra parte?
Nascosti e persi d’animo
I santi non appesi
gli utili profeti
i cafoni ingegnosi
che nidificano sotto i nostri tetti
Ottimisti inutilizzati
i nichilisti trovano modo per
contraddirsi da soli
Contraddizioni giustiziate
verranno rimosse
Ciò che è domani diverrà oggi
ed il dopodomani sarà ieri
Noi siamo…
Noi siamo tanti

A quando la quasi estinzione?
A quando la piena innocenza?
i rimasti eternamente bambini?
Cacciati dal paradiso?
Fuggiaschi senza patria
Cacciatori di topi, cantanti rauchi
eretici, compositori, esiliati?
Che si conoscevano già prima
A quando i traditori? I venduti?
Gli imbroglioni? I consumatori?
Gli influenzati? I sommersi?
Gli aperti a metà? I quasi affondati?
Coloro che sono da tempo andati perduti
nel freddo mare delle lacrime
presumibilmente annegati
si tirano di nuovo a bordo
allora cantano ininterrottamente: a quando?
Ciò che è domani diverrà oggi
ed il dopodomani sarà ieri
Noi siamo…
Noi siamo tanti

Noi siamo lui e lui e lui e lei
e lei e lei e lei
noi siamo tanti

Quando arrivano i metallurgici?
Quando i demiurghi?
I disertori? I disertori?
I sapientoni del lavoro pesante e sporco?
Gli Hobbisti? I confusi? I saldatori?
Stringono saldamente i dadi,
Sofisti della verità,
avvitatori del mondo
fanno partire la macchina
abbandonano le rovine
Radicali costruttori di tunnel?
Feticisti dell’industria mineraria?
Sovversivi della rete?
Precursori, forzatori,
la famiglia rimanente?
Ciò che è domani diverrà oggi
ed il dopodomani sarà ieri
Noi siamo…
Noi siamo tanti

[1] Il titolo del brano è un riferimento al titolo dell’album, che a sua volta richiama il brano intitolato Grundstück.

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