Wo uralte Wasser fließen – Testo originale e Traduzione

Wo uralte Wasser fließen – Dove le antichissime acque scorrono

Testo originale
Testo ©2019 Blakylle
Traduzione
Traduzione ©2024 Walter Biava

Fern der Heimat, fern der See,
ein Königreich in Brand
Des Königs Schultern ohne Haupt,
entfernt durch unsere Hand

Die leisen Messer schnitten Nachts,
ohne Ruhm und Ehr
Sie nährten sich von unserm Blut,
die goldene Halle uns verwehrt

Wir fielen runter, fielen tief,
die Weltenesche entlang
Über die goldene Brücke
und dort in Hels Reich verbannt

Wo Dunkelheit ewig herrscht
auf Ewigkeit verdammt

Konnten sich die Nornen irren?
Das konnte niemals unser Schicksal sein

Fälschlich in den schwarzen Hallen
Ohne Sonne, ohne Licht,
nur Kälte und Pein

Doch noch sind wir nicht bezwungen,
auf der Suche nach Walhall
Der lange Marsch, von Kälte durchdrungen
Zu entkommen der Schwärze,
zu entkommen dem Tod

Fahle Haut zurück ins Licht geholt
durch ewige Nacht
Wo Dunkelheit herrscht
ein Feuer ward entfacht

Durch finsterste Nacht,
wo Dunkelheit herrscht
das Feuer ward entfacht

Entgegen der lärmenden Ströme,
entgegen Garms Wacht
Hinaus aus Helheim,
hinaus aus ewiger Nacht

Wir webten die Fäden neu,
spannen das Schicksal neu
Wo uralte Wasser fließen durch die Nacht
durch die Nacht

Wir schwammen den Gjöll hinauf,
entgegen dem Strom
Wo uralte Wasser fließen durch die Nacht
durch die Nacht

Wir stemmten uns gegen Hel,
blieben auf Kurs
Wo uralte Wasser fließen durch die Nacht

Lontani dalla patria, lontani dal mare,
un regno in fiamme,
le spalle del re senza testa,
rimossa per mano nostra

I silenziosi coltelli tagliavano di notte,
senza gloria ed onore,
si nutrivano del nostro sangue,
ci hanno negato la sala dorata[1]

Siamo caduti di sotto, caduti in profondità,
lungo l’Yggrasil[2]
sopra il ponte dorato[3]
lì, banditi nel regno di Hel[4]

Dove l’oscurità regna in eterno,
condannati per l’eternità

Che le Norne[5] possano essersi sbagliate?
Questo non potrebbe mai essere il nostro destino

Erroneamente nella sala nera
Senza sole, senza luce,
soltanto freddo e sofferenza

Ma noi non ci diamo per vinti,
alla ricerca del Valhalla[6]
la lunga marcia, attraverso il freddo,
per sfuggire dall’oscurità
per sfuggire dalla morte

La pallida pelle riportata alla luce
nella notte eterna,
Dove l’oscurità regna
un fuoco è stato acceso

Nella notte più buia,
dove l’oscurità regna
il fuoco è stato acceso

Contro le correnti rumorose,
contro Garm che fa la guardia[7]
oltre la casa di Hel,
oltre la notte eterna

Noi abbiamo tessuto nuovamente le fila,
formiamo nuovamente il destino
dove le antichissime acque scorrono di notte
di notte

Abbiamo nuotato lungo il Gjöll[8]
controcorrente
dove le antichissime acque scorrono di notte
di notte

Ci siamo opposti con forza contro Hel,
siamo rimasti sul percorso
dove le antichissime acque scorrono di notte

[1] La sala dorata in questione potrebbe essere Sindri, sala riservata alle anime virtuose dopo gli eventi del Ragnarock.
[2] Letteralmente Weltenesche vuol dire “frassino del mondo”; è un riferimento ad Yggrasil.
[3] Il ponte dorato è Gjallarbrú, un ponte che va attraversato per raggiungere Hel, il regno dei morti.
[4] Hel è sia il regno dei morti, sia colei che lo governa.
[5] Stando alla mitologia norrena le Norne stabilivano il destino degli uomini.
[6] Nella mitologia norrena il Valhalla è la dimora di coloro che sono morti gloriosamente in battaglia.
[7] Garm è un lupo che fa da guardia al cancello del regno di Hel.
[8] Gjöll è il fiume che separa il regno dei morti dal regno dei mortali.

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