Zwischentöne: Ich nenne mich Paul – Testo originale e Traduzione

Zwischentöne: Ich nenne mich Paul
Suoni intermedi: mi chiamo Paul

Testo originale
Testo ©2015 ASP
Traduzione
Traduzione ©2015 Daniele Benedetti

Ich nenn mich flüsternd Paul. Der Name steht mir blendend
Der Zug fährt schnell, die Landschaft zieht an mir vorbei
Ich lass mich treiben, etwas Tag als Traum verschwendend
Trotz dritter Klasse fühle ich mich reich und frei

Ich stell mir vor, wie ich am Hauptbahnhof aussteige
In Leipzig wird die ganze Welt mir offenstehen
Ich will mich nur noch von der besten Seite zeigen
Ich lasse keinen Tag mehr ungenutzt vergehen

Ich will das Gute nicht mehr länger nur aufschieben
Ich komm voran ab heute und geh nicht zurück
Ich denk bei mir, heut wär ein Tag, mich zu verlieben
Vielleicht erwartet mich dort schon das große Glück?

Womöglich in die erste Frau, die mir begegnet?
Ich lächle, und ich schwör, ich werde offen sein
Es ist mir gleich, ob es in Leipzig heute regnet
denn wo ich hinkomm, herrscht von nun an Sonnenschein

Und der Anhalter Bahnhof ist schon längst verschwunden
er stürzt im Kopf bereits ans Ende dieser Welt
So schnell zerschmolzen im Gedöse mir die Stunden
Doch werd ich wach sein, wenn der Zug gleich endlich hält

Mi chiamo sussurrando Paul. Il nome mi sta benissimo
Il treno viaggia veloce, il paesaggio mi sfila davanti
Mi lascio condurre, sprecando un po’ del giorno come un sogno
Nonostante la terza classe mi sento ricco e libero

Mi immagino, come scendo ala stazione centrale
A Lipsia il mondo intero mi si aprirà davanti
Voglio mostrare solo il lato migliore
Non lascerò passare più nessun giorno sprecato

Non voglio più solamente rinviare il bene
Da oggi vado avanti e non torno indietro
Penso tra me e me, che oggi sarebbe un giorno per innamorarmi
Forse là mi aspetta già la grande felicità?

Magari nella prima donna, che incontrerò?
Sorriso, e giuro, che sarò aperto
Non mi importa, se oggi a Lipsia piove
perché dove vado, da ora c’è il sole

E la stazione Anhalter Bahnhof è scomparsa già da molto tempo [1]
si precipita in testa già alla fine di questo mondo
Così velocemente mi si sono sciolte le ore nel dormicchiare
Ma sarò sveglio, quando finalmente il treno si fermerà

[1] Anhalter Bahnhoff è una stazione di Berlino, presumibilmente quella da cui è partito il protagonista.

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