I – Das Duell
Erwischt! Ertappt!
Setz dich zur Wehr!
Nun zeig, was hab ich dich gelehrt?
Geflüster: sei ein Spinnenetz und fang die Turteltäubchen für mich ein!
“Klein soll ich werden, eine Maus, und ich schlüpfe durch die Maschen!”
Ich bin zum Sprung bereit, und meine Hände sollen Katzentatzen sein!
“Spreize die Arme, flieg, ein Spatz und du kannst mich nicht erhaschen”
Gefieder und gen Himmel, jetzt als Habicht bin dir schon zum Greifen nah
“Flügel zu Schuppen, als Forelle bin ich schnell dem Griff entwunden”
Mit 700 Zähnen stelle ich als Hecht dir nach, schon bin ich da
“Ans Ufer, als Otter – sei kalt und Kälte dort im Eis gebunden”
Abrakadabra!
Worte sind Waffen
Abrakadabra!
Sie können dich zerbrechen
Abrakadabra!
Ich werd’ neu erschaffen
Abrakadabra!
Ich bin das was ich spreche
Zersplittert sei das Weihereis, ein Wolfsfell soll mein neuer Mantel sein!
“Hauerbewehrt komm’ ich als Keiler und zerschmettre deine Knochen”
Als Eibe rag ich auf, so renn dir doch den Schweineschädel an mir ein!
“Rufe den Sturm und einen Blitz, um dir deinen Saft zu kochen”
Gewitter kann mir nichts, ich bin ein Feuer, das dich mit dem Rauch erstickt
“Packe den Sturmwind und schleudre ihn, damit er dich verwehe”
Verrichte mich zur Schlange, dort im hohen Gras entschwinde ich dem Blick
“Stehe als Falke in der Luft und so werd’ ich dich schon sehen”
Abrakadabra!
Worte sind Waffen
Abrakadabra!
Sie können dich zerbrechen
Abrakadabra!
Ich werd’ neu erschaffen
Abrakadabra!
Ich bin das was ich spreche
II – Die List
Gut gekämpft, mit Wort und Tat, mit Hand und Zunge
Dafür gebührt dir nun der Lohn
Ja, dafür lernst du heute endlich, guter Junge
Die allerwichtigste Lektion
Manche Nacht gelang es dir, im Buch zu lesen
Und Spruch um Spruch warst du gestärkt
Am Tag verhieltst du dich, als wäre nichts gewesen
Und glaubst, ich hätte nichts bemerkt
Durch Worte macht man sich die dunkle Macht zu Diensten
Doch sie genügen nicht allein
Denn so tief man eintaucht in die Kunst der Künste
So schwarz muss man im Innern sein
Der Koraktor muss die Seele widerspiegeln
Schau hinein, du wirst erkannt!
Sonst bleibt er nichts als ein Buch mit sieben Siegeln
Nicht umsonst wird sie die schwarze Kunst genannt
Wie die Mächtigen es schon seit jeher wissen
Es gibt immer einen Kniff
Denn als Guter bist du niemals so gerissen
Ein Zauberpfeil, der immer trifft
Hilft am Ende nicht die finsterste Intrige
Und wenn du dich mir nicht ergibst
Kann ich dich vielleicht auch heute nicht besiegen
Dann töte ich das, was du liebst!
Durch Heidekraut so wie ein Pfeil so unbarmherzig tödlich, wenn er trifft!
Gleich bin ich da, nichts mehr stellt sich zwischen mich und meine Beute
Dort liegt sie hinterm Weidenstrauch, und von den spitzen Zähnen tropft das Gift
Den falschen Geliebten hast du dir gewählt und darum stirbst du heute!
Abrakadabra!
Worte sind Waffen
Abrakadabra!
Sie können dich zerbrechen
Abrakadabra!
Ich werd’ neu erschaffen
Abrakadabra!
Ich bin das was ich spreche
Abrakadabra!
Worte sind Waffen
Abrakadabra!
Sie können dich zerbrechen
Abrakadabra!
Ich werd’ neu erschaffen
Abrakadabra!
Ich bin das was ich spreche
III – Der Tod
Ich sehe, nur ganz kurz
Eine Schlange, sich fortwinden
Ich fang dich, noch im Sturz
Und seh das Leben schwinden
Oh Liebste, bleib bei mir!
Wie soll ich weiterleben?
Du zitterst, und du frierst
Will dir einen Mantel weben
Ich flüstre in dein Haar
Erschaffe zarte Daunen
Dein Blick ist nicht mehr klar
Und zeigt nur noch Erstaunen
Ein weißes Federkleid
Um dich drin einzuhüllen
Ein Gefäß für kurze Zeit
Um die Seele einzufüllen
Dein Körper ist schon tot
Doch ich muss ihn weiter wiegen
Und ich seh’ im Abendrot
Einen Schwan zum Himmel fliegen
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I – Il duello
Cattura! Sorprendi!
Siediti in difesa!
Ora mostra, cosa ti ho insegnato?
Un sussurro: sia una tela di ragno e cattura la piccola tortora per me!
“Diventerò piccolo, un topo, e scivolerò attraverso le maglie!”
Sono pronto al salto, e le mie mani saranno zampe di gatto!
“Spiego le braccia, volo, un passero e non mi potrai ghermire”
Piumato e rivolto al cielo, adesso come astore sono già prossimo ad afferrarti
“Ali in squame, come trota sono veloce nell’evitare la presa”
Con 700 denti ti inseguo come luccio, già sono là
“Sulla riva, come lontra – sia freddo e il freddo là intrappolato nel ghiaccio”
Abracadabra!
Le parole sono armi
Abracadabra!
Possono farti a pezzi
Abracadabra!
Creerò di nuovo
Abracadabra!
Sono quello che dico
Si frantumi lo stagno ghiacciato, una pelliccia di lupo sarà il mio nuovo mantello!
“Vengo difeso da zanne come cinghiale e fracasso le tue ossa”
Come tasso mi sollevo, così ti spacco il cranio di maiale!
“Chiamo la tempesta e un lampo, per bollire il tuo sangue”
Il temporale non può farmi niente, io sono un fuoco, che ti soffoca col fumo
“Raccolgo il vento della tempesta e lo scaglio, affinché ti spazzi via”
Mi trasformo in serpente, là nell’erba alta scompaio allo sguardo
“Sto nell’aria come falco e così io già ti vedrò”
Abracadabra!
Le parole sono armi
Abracadabra!
Possono farti a pezzi
Abracadabra!
Creerò di nuovo
Abracadabra!
Sono quello che dico
II – Lo stratagemma
Hai combattuto bene, con parola e azione, con la mano e con la lingua
Per questo ora ti spetta la ricompensa
Si, per questo oggi finalmente imparerai, bravo ragazzo
La lezione più importante di tutte
Parecchie notti ti è riuscito, di leggere nel libro
E formula dopo formula ti sei rinforzato
Di giorno ti sei comportato, come se niente fosse
E credi, che io non abbia notato niente
Attraverso le parole si diventa servitori dell’oscuro potere
Ma da sole non sono sufficienti
Perché ci si deve immergere così profondamente nell’arte delle arti
Si deve essere così neri nell’intimo
Il libro degli incantesimi deve riflettere l’anima
Guarda dentro, sarai riconosciuto!
Altrimenti non resta altro che un libro con sette sigilli
Non per niente è chiamata l’arte nera
Come i potenti sanno già da sempre
C’è sempre uno stratagemma
Perché da buono non sarai mai così intelligente
Una freccia magica, che colpisce sempre
Alla fine non aiuta il più oscuro degli intrighi
E se tu non ti arrendi a me
Forse non ti posso vincere anche oggi
Allora ucciderò ciò che ami!
Attraverso l’erba della brughiera, così spietatamente mortale come una freccia, quando colpisce!
Presto sarò là, niente può più intromettersi tra me e la mia preda
Lei giace là dietro i cespugli, e dai denti aguzzi gocciola il veleno
Hai scelto l’amato sbagliato e per questo morirai oggi!
Abracadabra!
Le parole sono armi
Abracadabra!
Possono farti a pezzi
Abracadabra!
Creerò di nuovo
Abracadabra!
Sono quello che dico
Abracadabra!
Le parole sono armi
Abracadabra!
Possono farti a pezzi
Abracadabra!
Creerò di nuovo
Abracadabra!
Sono quello che dico
III – La morte
Vedo, solo molto brevemente
Un serpente, si contorce
Ti afferro, ancora in caduta
E vedo la vita svanire
Oh amore, resta con me!
Come potrò continuare a vivere?
Tremi, e hai freddo
Ti voglio tessere un mantello
Sussurro nei tuoi capelli
Creo tenere piume
Il tuo sguardo non è più limpido
E mostra ancora solo stupore
Un bianco vestito di piume
Per avvolgerti
Un vaso per poco tempo
Per versare l’anima
Il tuo corpo è già morto
Ma devo continuare a cullarlo
E vedo nel tramonto
Un cigno volare verso il cielo
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