Mir sind die Lippen zugeschwollen
Ich hab zu oft zu viel gesagt
Das Schreiben öffnet mir die Narben
Wenn Tintenschwarz das Licht verjagt
Ein Tunnel zwischen scharfen Rändern
Aus dem das Nichts entgegenstrahlt
Siegesgewiss das Lächeln zeigend
Mit dem es vor dem Gestern prahlt
Wie Geisterfinger Nebel steigen
Aus dem Papier zu meinen Wangen
Um über heiße Haut zu streichen
Und tanzend hin und her sich neigen
Und um die Tränen aufzufangen
Damit sie nicht das Blatt erreichen
Nebel wallen aus dem Spiegelblatt
Was stürzt dafür hinein?
Dem Licht darf nicht die Schwärze weichen
All dein Hoffen, all dein Bangen
Wird sich umsonst, vergeblich zeigen
Die feinen zarten schwarzen Zeichen
Zwischen glimmend weißen Zangen
Sich entwinden und verzweigen
Unermüdlich ströme, fließe!
Leben wider kalte Glut
Erinnerung komm regne! Gieße!
Tinte, sei mein schwarzes Blut!
Über weiße Felder wandre
In des Spiegels glatten Grund!
Grabe, flute und mäandre
Netz den zugeschwollnen Mund
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Mi si sono gonfiate le labbra
Troppo spesso ho detto troppo
Le scritture mi aprono le cicatrici
Quando il nero inchiostro scacia la luce
Una galleria tra margini taglienti
Da cui il nulla si riflette
Indicando il sorriso sicuro di vittoria
Con cui si vanta dvanti a ieri
La nebbia sale come dita di uno spirito
Dalla carta sulle mie guancie
Per spalmarsi sulla pelle calda
E si inclinano ballando qua e là
E per afferrare le lacrime
Affinché non raggiungano il foglio
La nebbia fluttua dal foglio che riflette
Cosa è caduto da quella parte?
Il nero non può cedere alla luce
Tutta la tua speranza, tutta la tua paura
Si mostreranno invano, inutilmente
I sottili, delicati segni neri
Tra bianche tenaglie ardenti
Si torcono e si ramificano
Scorri instancabilmente, fluisci!
Vita contro brace freda
Ricordo piovi! Rovesciati!
Inchiostro, sii il mio sangue nero!
Cammino su campi bianchi
Sulla superficie liscia dello specchio!
Scavo, fluttuo e oscillo
Bagno la bocca gonfia
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