Spiegelauge part I – Aus der Tiefe – Testo originale e Traduzione

Spiegelauge part I – Aus der Tiefe
Occhio a specchio parte I – Dall’abisso

Testo originale
Testo ©2005 ASP
Traduzione
Traduzione ©2010 Daniele Benedetti

Es wispert leise aus der Tiefe
so als ob mich etwas riefe
wie der Wind mit weitentferntem Stöhnen
dessen Sinn man nicht erfasst

Es flüstert von verbotenen Dingen
Lullt mich ein mit seinem Singen
Sanft und süß, das Locken der Sirenen
In fremder Sprache ist’s verfasst

Ich lehne mich über die Brüstung
Und schlag mein Herz in eine Rüstung
Vorsichtshalber, und für alle Fälle
Um diese Nacht zu überstehn

Ich starr hinab fast unerträglich
Die Furcht, sie kommt, ich wimmre kläglich
Schlägt über mir zusammen, eine Welle
Und in ihr werd ich untergehn

Wie am Rückgrat kriecht sie höher
Und mein Herz tut weh und weher
Als wollt es dem Panzer gern entweichen
Und draußen heult der Sturm

Ein Sturm weht aus den Höllenschlünden
Wohl aus narrativen Gründen
Um die Szene kalt zu unterstreichen
Und es erbebt der dunkle Turm

Aus der Tiefe quillt ein fahler Glanz, ein Glühen
Das so wie ein Ton anschwillt und einem Blühen
Ähnlich, einer Feuerrose, die an Ranken alle Schranken
Überwindet und den Weg zum Ziele findet
Und nicht rastend sich emporschleicht, leicht und
Zaghaft tastend doch bestimmt auch die geheimsten Ecken, Winkel nimmt
Es macht auch wirklich keinen Sinn, sich weiter zu verstecken
Es macht auch wirklich keinen Sinn, sich weiter zu verstecken

Sussurra piano dall’abisso
come se qualcosa mi chiamasse
come il vento con un lamento lontano
il cui senso non si comprende

Sussurra di cose proibite
Mi calma con il suo canto
Soave e dolce, il richiamo delle sirene
È scritto in una lingua straniera

Mi appoggio al parapetto
E colpisco il mio cuore in un armamento
Per precauzione, e per ogni evenienza
Per superare questa notte

Guardo fisso giù, quasi insopportabile
La paura, arriva, piagnucolo miseramente
Insieme si rovescia su di me, un’onda
E io affonderò in essa

Come sulla spina dorsale striscia più in alto
E il mio cuore fa male e ancora più male
Come se volesse fuoriuscire volentieri dalla carcassa
E fuori ulula la tempesta

Una tempesta soffia dalle gole dell’inferno
Probabilmente per ragioni narrative
Per sottolineare freddamente la scena
E trema la torre oscura

Dall’abisso esce un bagliore pallido, uno scintillio
Che cresce come un suono e un fiorire
Similmente, una rosa di fuoco, che in viticci supera
Tutte le sbarre e trova la via verso la meta
E senza fermarsi striscia in alto, facilmente e
A tentoni ma determinata prende anche i vertici e gli angoli più segreti
Rende anche veramente senza senso, continuare a nascondersi
Rende anche veramente senza senso, continuare a nascondersi

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