Mutter (2001)

Rammstein: Mutter
  1. Mein Herz brennt
  2. Links 2 3 4
  3. Sonne
  4. Ich will
  5. Feuer frei!
  6. Mutter
  7. Spieluhr
  8. Zwitter
  9. Rein raus
  10. Adios
  11. Nebel

Dettagli album

Rammstein — Mutter
Data di uscita: 2 aprile 2001
Etichetta: Motor Music Records
Genere: Industrial Metal, Neue deutsche Härte
Nazione: Germania

Recensione

Il terzo lavoro in studio dei Rammstein, pubblicato nel 2001, rappresenta un’importante punto di svolta nella carriera del gruppo tedesco.
Molte delle tracks che compongono “Mutter” (madre), prodotto da Jacob Hellner e mixato da Stefan Glaumann, sono, infatti, innovative essendo impregnate di atmosfere inusualmente ombrose, toni epici e soffuse melodie.
In effetti si può affermare che il Tanz Metal (dance metal), nome con il quale convenzionalmente viene etichettato il genere musicale della band e presente in modo sostanziale nelle prime due releases, comincia gradatamente a diradarsi; la matrice heavy risulta, pertanto, meno evidente rispetto a quanto realizzato in Herzeleid e in “Sehnsucht”.
“Mutter”, comunque, conserva inalterate alcune della caratteristiche del passato quali la potenza e l’incisività; in particolare mantiene cristallina una delle prerogative della band: il songwriting sempre semplice ed immediato.

Le peculiarità sopra menzionate sono contenute magnificamente nella title track; un misto di epicità e melodia nel contesto di un testo triste e bellissimo: veramente straordinaria la performance del cantante teutonico.

L’andamento cadenzato e quasi gotico dell’open track Mein Herz Brennt è un altro squisito esempio della nuova direttrice musicale (da evidenziare che sul granitico riff portante si innesta magnificamente il suono del violino).
Ma l’apoteosi viene raggiunta con la straordinaria Sonne, uno dei capolavori assoluti incisi dai Rammstein: dotata di un riff portante lineare ed efficace, ha il suo punto di forza nel refrain struggente che, dalla parte centrale in poi, viene impreziosito dalla presenza di una voce suadente di donna creando un contrasto piacevole con il cantato arcigno di Till Lindemann fino alla stupenda parte finale. Ottimo anche il video realizzato per questa song!
Molto diretti ed efficaci Links 2 3 4, Ich will (favolosi eseguiti dal vivo), Feuer frei!, Adios e Rein raus, tutti brani che riportano l’ascoltatore alle atmosfere dei dischi precedenti: una perfetta trascinante miscela di heavy, dance, industrial, techno, ebm ed elettronica.
Meno significative nel complesso Spieluhr e Zwitter.
La conclusiva Nebel è un’altra song interessante dall’incedere cadenzato, marziale quasi ipnotico.

Sarebbe stato oltremodo semplice continuare per la strada di successo già intrapresa, ma i Rammstein con “Mutter” hanno voluto virare in modo significativo rispetto al passato e sperimentare, peraltro brillantemente, nuove alchimie sonore.
Ci troviamo così al cospetto di un album industrial metal di pregevolissima fattura che poteva assurgere a capolavoro senza alcuni, quantunque rari, momenti di stanca.

Fabio Rossi – Metallized.it

Formazione

  • Till Lindemann – voce
  • Christian Lorenz – tastiere
  • Paul Landers – chitarra
  • Richard Kruspe – chitarra
  • Oliver Riedel – basso
  • Cristoph Schneider – batteria

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