Ave Maria (2012)

Ost+Front: Ave Maria (2012) Recensione
  1. 911
  2. Ich liebe es
  3. Dawaj Dawaj
  4. Heimat Erde
  5. Ein alter Mann
  6. Gang Bang
  7. 1+1
  8. Nur für dich
  9. Heimkind
  10. Fleisch
  11. Dein Kanal
  12. Denkelied

Dettagli album

Ost+Front – Ave Maria
Data di uscita : 1o agosto 2012
Etichetta: Pale Essence Music
Genere: Industrial Metal, Neue deutsche Härte
Nazione : Germania

Recensione: ottime notizie dal Fronte orientale

Il progetto Ost+Front nasce nel 2009 dalla mente di Patrick Lange, ex chitarrista dei Corvus Corax (e del loro alter ego elettronico Tanzwut), che decide di esplorare sonorità nuove e decisamente diverse da quelle medievali tipiche delle sue band di provenienza, abbracciando la NDH. Tuttavia dobbiamo aspettare ben tre anni per l’album di debutto: prima l’uscita di scena del cantante Chris, poi questioni legate all’utilizzo del nome Ostfront hanno provocato una brusca frenata dei lavori di realizzazione del disco, ritardandone di molto l’arrivo sugli scaffali dei negozi.

Ma l’attesa è stata pienamente ripagata il 10 Agosto 2012, quando finalmente è uscito “Ave Maria” che, con la potenza di un pugno nello stomaco, ha portato una ventata di novità all’interno di un genere che, pur annoverando tra le sue fila mostri sacri e artisti di altissimo livello, negli ultimi tempi ha visto purtroppo crescere anche il numero di cloni senza personalità.

Alcuni li hanno definiti i fratelli cattivi dei Rammstein, ma trovo che questa definizione sia riduttiva perché gli Ost+Front, pur esplorando sonorità simili a quelle del più celebre sestetto berlinese, lo fanno con una propria personalità che li distingue dai Rammstein e da quanti in questi anni hanno cercato di imitarli. Il sound però è quello tipico della NDH: riff di chitarra violenti, batteria martellante e inserti elettronici imponenti e allo stesso tempo melodici, che si uniscono a testi duri e diretti, rigorosamente in Tedesco; la voce è potente e aggressiva, ma anche calda e profonda: senza entrare nei dettagli dei fatti che hanno portato Chris ad abbandonare il progetto, mi sento di dire che a livello vocale gli Ost+Front hanno guadagnato molto con il ritorno di Patrick Lange dietro al microfono.

Gli Ost+Front ci presentano uno spettacolo dell’orrore in musica, l’obiettivo dichiarato è quello di provocare e scioccare il pubblico; il bersaglio è la società, con i suoi vizi e le sue perversioni, spesso e volentieri nascosti dietro una facciata di irreprensibile apparenza. E così la band ci accompagna attraverso le dodici tracce dell’album in un mondo popolato da serial killer, cannibali, pedofili e pervertiti di vario genere.

Analisi delle tracce

Si comincia con 911, che rivisita in chiave complottista (o forse dovremmo dire realista?) i tragici eventi dell’11 Settembre: “…Il re sacrifica le sue torri / Dalla cima delle nubi piove sangue / L’oro nero zampilla dalla terra / Finalmente va di nuovo…” Un messaggio diretto, un atto di accusa perentorio, sottolineato dalle chitarre che diventano un muro e dalla batteria.

La seconda traccia è Ich liebe es, anch’essa caratterizzata da riff aggressivi e batteria devastante, perfettamente amalgamati al testo violento e dal sapore sadomaso, fino al ritornello imponente e marziale, la parte migliore del pezzo, che entra in testa ossessivamente e rende questa canzone il capolavoro del disco.

Con la traccia successiva, Dawaj Dawaj, la band strizza l’occhio alla Russia, a quel “fronte orientale” che ne caratterizza il nome. Il pezzo è più melodico, con la dolcezza del violino che fa da contrasto con la crudezza e la drammaticità del testo, che affronta la storia di alcuni senza tetto che, vinti dalla fame, uccidono e mangiano un loro compagno che si era avvicinato per scaldarsi accanto al fuoco. E il violino continua a suonare mentre “…Il mio migliore amico gira sullo spiedo…”

Il pezzo successivo, Heimat Erde, merita un discorso a parte: ho avuto la fortuna di ascoltare il demo agli albori del progetto Ost+Front e da subito sono stato catturato dal ritmo martellante e incalzante di questa canzone che ha il merito di avermi fatto scoprire a apprezzare questa band.

Le tracce si susseguono: a quelle più “cattive” (Gang Bang, 1+1, Heimkind) si alternano quelle più melodiche (Ein alter Mann, Nur für dich) fino ad arrivare a Fleisch, il pezzo più famoso, sia perché è stato uno dei primi demo della band (ad esso si deve anche il motto degli Ost+Front “Fleisch ist Fleisch”, “la carne è carne”) sia perché era uscito come singolo prima che Chris abbandonasse il gruppo. Ancora riff violenti che si uniscono ad un testo crudo e diretto (si parla di cannibalismo), per un mix perfetto.

La successiva Dein Kanal ci introduce a Denkelied, il pezzo che conclude alla grande l’album. I riff di chitarra sono sempre presenti, ma qui si fanno più lenti e cadenzati, accompagnati dal violino fino al ritornello. Il ritmo si fa più incalzante nell’ultima strofa, che si conclude con l’assolo di tastiera, maestoso e solenne, prima del violino che sfuma e chiude l’intera opera.

Contenuti extra

Il disco finisce qui, ma l’edizione limitata ci regala un’ulteriore perla costituita dal DVD che contiene i due videoclip (Ich liebe es e Denkelied) fin qui realizzati dalla band e alcuni estratti di esibizioni dal vivo. Nei video viene sottolineato nuovamente uno dei concetti espressi nell’album: infatti in essi vediamo due personaggi che nella vita di tutti i giorni appaiono irreprensibili, ma segretamente danno libero sfogo alla propria perversione. E così il figlio amorevole, curato nell’aspetto e dall’educazione impeccabile, si infila un cappuccio di pelle nera per partecipare a degli incontri estremi di BDSM e il macellaio gentile e sorridente serve nel suo negozio i clienti, ignari del fatto che stanno acquistando la carne (umana) delle vittime che egli stesso ha ucciso e macellato.

Conclusione

In conclusione quello che abbiamo tra le mani è un ottimo album sotto ogni punto di vista: senza dubbio con “Ave Maria” gli Ost+Front si impongono sulla scena musicale tedesca come una delle realtà emergenti più interessanti e gettano le basi per diventare una delle migliori band dell’intero panorama della NDH.

Daniele Benedetti

Formazione

  • Herrmann Ostfront – voce
  • Gernhardt von Brüh – chitarra
  • Siegfried Helm – chitarra
  • Wilhelm Rotlauf – basso
  • Eva Edelweiß – tastiera
  • Fritz Knacker – batteria

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